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SVIZZERARaddoppio del San Gottardo, la Commissione del Nazionale entra in materia

25.03.14 - 17:22
I consiglieri nazionali intendono approfondire la questione di un eventuale pedaggio
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Raddoppio del San Gottardo, la Commissione del Nazionale entra in materia
I consiglieri nazionali intendono approfondire la questione di un eventuale pedaggio

BERNA - La Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni (CTT) del Consiglio nazionale ha deciso, con 16 voti contro 9, di entrare in materia sul raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo. Nel quadro della deliberazione di dettaglio intende approfondire in particolare la questione di un eventuale pedaggio, indica un comunicato odierno dei Servizi del parlamento.

Con 13 voti contro 10, la CTT ha deciso di incaricare l'Amministrazione di fornirle, entro la seduta di giugno, "ulteriori chiarimenti in merito a un eventuale pedaggio per il passaggio nella galleria autostradale". In seguito procederà all'esame approfondito del dossier in modo da consentire al plenum di occuparsi del progetto probabilmente durante la sessione autunnale.

Una seconda canna tra Göschenen (UR) e Airolo è il nocciolo del progetto del Consiglio federale, adottato la settimana scorsa dal Consiglio degli Stati con 25 voti contro 16.

La maggioranza della CTT ritiene che la realizzazione di un secondo traforo e il risanamento di quello attuale consentano di garantire il collegamento stradale del Ticino con il nord del Paese evitando una chiusura totale. Fa inoltre notare che l'entrata in funzione della seconda galleria permetterà di migliorare la sicurezza e ridurre il numero di vittime della strada: le collisioni frontali e laterali saranno infatti impossibili dato che il traffico circolerà in un solo senso di marcia. Sempre secondo la maggioranza dei commissari, anche gli aspetti finanziari sul lungo termine parlano a favore della costruzione di un secondo tubo.

Una minoranza della CTT propone per contro di non entrare in materia sul progetto, sostenendo che il popolo si è già pronunciato più volte contro la costruzione di una seconda galleria. A questo proposito ricorda in particolare l'iniziativa "Per la protezione della regione alpina dal traffico di transito" (Iniziativa delle Alpi) e il controprogetto a quella denominata "Avanti - per autostrade sicure ed efficienti".

La stessa minoranza rileva inoltre che con la costruzione di una seconda canna si rischia che, una volta concluso il risanamento della galleria esistente, sia da parte svizzera sia da parte dell'Unione europea (Ue) vengano avanzate richieste volte a sfruttare tutte le corsie disponibili, ciò che comprometterebbe l'obiettivo di non aumentare le capacità di transito attraverso le Alpi.

La minoranza sottolinea inoltre che per il risanamento non è necessaria una seconda canna: potrebbe venir realizzato anche con una chiusura totale della galleria e un'apertura estiva, in modo da favorire la politica svizzera di trasferimento del traffico alla rotaia.

La commissione, con 15 voti contro 0 e 9 astenuti, ha poi approvato il decreto federale che sblocca i crediti necessari alla seconda fase del programma per l'eliminazione dei problemi di capacità sulle strade nazionali. Gli investimenti, di circa un miliardo di franchi, sono destinati alle tratte Ginevra Aeroporto–Le Vengeron (GE), Luterbach (SO)–Härkingen (SO) e Andelfingen (ZH)–Winterthur (ZH), così come nell'area di Crissier (VD).

Pure approvato, con 16 voti contro 5 e un'astensione, il secondo pacchetto di finanziamenti - 1,68 miliardi di franchi - destinati al traffico negli agglomerati. Nel dettaglio, fra gli interventi prioritari si trovano la prima fase del tram Lugano-Bioggio-Manno, lo spostamento della fermata ferroviaria di Sant'Antonino, la nuova stazione di Minusio e corsie preferenziali fra Balerna e Morbio Inferiore. Previsti inoltre completamenti dei collegamenti ciclo-pedonali a Bellinzona, Locarno e Lugano.

Per entrambi i progetti - che saranno discussi dal Nazionale nella sessione estiva - sono state avanzate diverse richieste volte a rendere prioritarie o a finanziare una serie di opere regionali che però, tranne che in un unico caso nello Chablais (VS/VD), sono state tutte respinte.

 

Ats

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