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BERNA"Paga quanto vuoi", l'entusiasmo di un ristoratore bernese

17.01.14 - 20:30
Il cliente mangia e decide quanto pagare. L'esperimento di Stefano Petrarca, ristoratore di Konolfingen, si sta rivelando un successo: "Aumentati clienti e giro d'affari"
Foto 20 Minuten / Alessandro Meocci
"Paga quanto vuoi", l'entusiasmo di un ristoratore bernese
Il cliente mangia e decide quanto pagare. L'esperimento di Stefano Petrarca, ristoratore di Konolfingen, si sta rivelando un successo: "Aumentati clienti e giro d'affari"

BERNA - Si diffonderà anche da noi la formula, già sperimentata ormai da anni in diversi paesi europei, che risponde al motto: "Pay what you want" (ossia "paga quello che vuoi")? Il sistema è molto semplice: il cliente entra in un negozio, facciamo l'esempio di una pasticceria, e determina lui stesso il prezzo del prodotto che vuole acquistare.

Il ristoratore tedesco - In Germania il modello, ormai, è sperimentato da anni. Dal 2008, per esempio, il ristorante "Kish" di Francoforte sul Meno offre ai suoi clienti il suo buffet di mezzogiorno senza menù e prezzi fissi. A volontà. Fino a sei anni fa il prezzo fissato era di 8 euro. Quotidianamente i clienti erano mediamente una dozzina: incasso medio di neppure 90 euro. Con la nuova formula il successo è stato strepitoso. Da quando è il cliente stesso a determinare il prezzo il numero di visitatori si è praticamente decuplicato, raggiungendo un centinaio di unità. Avventori che pagano in media circa 5 euro a testa per un incasso di circa 500 euro (sestuplicato rispetto alla vecchia formula). I costi sopportati vengono così coperti.

L'album dei Radiohead - Un altro esempio che arriva, questa volta, dal Regno Unito. Nel 2007 il gruppo rock Radiohead mise a disposizione online l'album "In Rainbows". Gli amanti della band inglese poterono scaricare l'album al prezzo voluto. Oltre la metà dei fans scaricarono gratuitamente l'intera opera. Mezzo milione di persone però, decise di pagare. Prezzo medio sborsato: sei euro. L'incasso fu più che positivo e i Radiohead riuscirono a coprire più che abbondantemente i costi di produzione.

Lo studio scientifico - Da a uno studio scientifico effettuato da ricercatori dell'Università di Francoforte sul Meno è emerso che maggiore è il legame di fiducia tra il venditore e l'acquirente più quest'ultimo si sente, in qualche modo, in dovere di onorare al meglio la prestazione ricevuta.      

Lo scetticismo dell'esperto di marketing - Lo scorso ottobre - alla trasmissione di informazione "Umschau" della televisione regionale tedesca MDR, che dedicò una puntata intera al "pay what you want" (venne mostrato l'esperimento di una panetteria a Gera, Turingia, di un parrucchiere e di un ristorante di Lipsia, Sassonia), l'esperto di marketing Marcus Kunter dell'Alta Scuola Tecnica della Renania-Vestfalia di Aquisgrana aveva però mostrato un certo scetticismo nei confronti di questo sistema. Un modello che a lungo termine non può funzionare. E citando esempi sulla scorta di esperienze fatte da caffé o da solarium in Germania, che lasciavano i propri clienti decidere il prezzo da pagare, è emerso che ad un iniziale successo si era passati ad una fase in cui gli acquirenti tendevano a pagare meno.

L'esempio svizzero - In Svizzera oggi ha fatto notizia l'iniziativa di Stefano Petrarca, ristoratore di Konolfingen, località nel canton Berna, che ha deciso di introdurre, per chi vuole cenare nel suo ristorante, il modello "Paga quanto vuoi". L'offerta vale dal lunedì al mercoledì. Gennaio è un mese solitamente poco movimentato nel suo locale e gli incassi sono miseri. Ebbene, il 45enne è entusiasta: "Da quando è iniziata questa promozione il locale è pieno e serviamo il triplo delle porzioni rispetto al normale. E sono arrivati nuovi clienti".

Petrarca è soddisfatto della risposta alla sua iniziativa da parte dei suoi avventori: "Pagano, nonostante il periodo, e di loro spontanea volontà, prezzi onesti. Non c'è stato ancora nessuno che ha mangiato per due franchi".

Hans Traffelet presidente dell'associazione dei ristoratori "Gastro Bern" ha dichiarato a 20min.ch di essere entusiasta dell'idea "innovativa" del ristorante "Sternen Ursellen": "C'è bisogno di persone che abbiano idee inusuali come le sue", ha esclamato Traffelet, che ha voluto cosi augurare di cuore un grande successo a Petrarca.

Chissà se e quando arriverà anche da noi in Ticino questa "novità"...

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