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Lo sostiene uno studio commissionato dalla lobby dell'atomo e pubblicato oggi
OLTEN - Il 64,3% della popolazione svizzera ritiene che le cinque centrali nucleari esistenti siano necessarie. Il 68% vorrebbe usufruire dell'energia atomica il più a lungo possibile ed è dell'avviso che gli impianti debbano rimanere in funzione finché sono sicuri. È perlomeno quanto emerge da un sondaggio commissionato dal gruppo Swissnuclear, l'agenzia della lobby atomica elvetica, e pubblicato oggi.
All'inchiesta - svolta l'ottobre scorso dall'istituto di ricerca di mercato Demoscope - hanno partecipato 2'200 persone da tutta la Svizzera. In generale i risultati mostrano un atteggiamento positivo della popolazione nei confronti dell'energia atomica, scrive Swissnuclear. Dall'inizio dei rilevamenti nel 2001 la necessità delle centrali nucleari è incontestata, afferma l'organizzazione.
Con il 64,3%, l'attuale valutazione rientra nella media degli anni precedenti e registra un aumento dei consensi di circa il 3% rispetto al 2012. Secondo Swissnuclear, la maggioranza degli svizzeri oppone dunque un chiaro rifiuto all'opzione politica di porre un limite alla durata delle centrali.
I tre quarti degli interrogati ha affermato di essere convinti della sicurezza delle centrali atomiche svizzere e il 62,2% di loro è dell'avviso che l'energia nucleare sia migliore in termini di prezzi. Il 73,3% vorrebbe inoltre che anche in futuro l'energia continui a essere prodotta in Svizzera e non all'estero.
Come già l'anno precedente, il 58% degli interrogati vorrebbe mantenere il mix esistente fra energia idroelettrica e atomica finché l'evoluzione dei costi e l'impatto della transizione energetica non siano chiari.
Il 78% vorrebbe comunque che il popolo potesse esprimersi sulla transizione energetica in una votazione. Swissnuclear è la sezione per l'energia atomica di Swisselectric (l'organizzazione della lobby elettrica) ed è composta dei rappresentanti delle imprese Alpiq, Axpo, BKW e CKW.
Ats
