Cerca e trova immobili

BASILEAI frontalieri (svizzeri) del sacco dei rifiuti

11.04.13 - 21:12
Non esiste solo il frontalierato della spesa, ma anche quello del sacco dei rifiuti. Il caso basilese
Foto d'archivio (Keystone)
I frontalieri (svizzeri) del sacco dei rifiuti
Non esiste solo il frontalierato della spesa, ma anche quello del sacco dei rifiuti. Il caso basilese

BASILEA - Il principio è semplice: più inquini, più paghi. E' su questo concetto che si basa la politica svizzera sui rifiuti. La famosa "tassa sul sacco" adottata ormai da molti comuni anche nel nostro cantone, in Svizzera tedesca è una realtà ormai consolidata da anni. A Basilea, per esempio, un sacco della spazzatura da 35 litri costa due franchi e 30 centesimi. Una tassa molto alta e che crea non pochi malumori tra i basilesi. Sono sempre di più quelli che varcano il confine per sbarazzarsi dei propri rifiuti in modo illegale per eludere la tassa sul sacco. Del fenomeno si era parlato anche qualche tempo fa in Ticino, ma a Basilea la situazione sembra stia degenerando.

Günther Merz, direttore del centro commerciale Rheincenter a Weil am Rhein, cittadina tedesca del Baden-Württemberg nel circondario di Lörrach (LÖ), al confine con la Svizzera, ha confermato alla Baseler Zeitung la gravità del fenomeno e non ha nascosto un certo imbarazzo nei confronti di quegli svizzeri da lui stesso richiamati mentre si apprestavano ad abbandonare i rifiuti nel parcheggio del centro commerciale. "Tutti i giorni dobbiamo ripulire il parcheggio del supermercato dalle buste e dai rifiuti abbandonati dai nostri clienti svizzeri" ha dichiarato Merz. Il direttore si sarebbe sentito dire dagli svizzeri colti sul fatto che è giusto che essi lascino la loro pattumiera in quel luogo perché è lì che sono stati comprati i prodotti. "Spesso - ha aggiunto Merz - si giustificano dicendo che i sacchi dei rifiuti di Basilea costano troppo". Il centro commerciale Rheincenter, in tutti i casi, ha deciso di rinunciare all'avvio di procedure sanzionatorie nei confronti dei trasgressori. "Non vogliamo perdere i nostri clienti" ha spiegato Merz.

Le autorità del circondario di Lörrach si dimostrano, invece, meno tolleranti e per nulla comprensive. Il problema è che i sacchi della spazzatura proveniente dalla Svizzera vengono abbandonati nei boschi tedeschi. "Attualmente siamo confrontati con un caso di una persona proveniente da Basilea Campagna" ha detto alla Basler Zeitung Hans-Albert Oswald, che si occupa di diritto ambientale all'Ufficio circondariale di Lörrach. "Ha lasciato due sacchi dei rifiuti a Rheinfelden (Baden) ed è stato visto da alcuni testimoni, i quali si sono annotati il suo numero di targa" ha raccontato Oswald. Il basilese è stato denunciato e sarà multato. "L'ammontare della multa dipende dalla quantità e dalla pericolosità dei rifiuti abbandonati" ha spiegato Oswald, che parla di cifre che arrivano fino ai 100mila euro".

Per il basilese i grattacapi non finiscono qui. Egli è stato invitato dalle autorità tedesche ad occuparsi egli stesso del recupero dei rifiuti abbandonati. Ha due settimane di tempo. "Altrimenti - spiega Oswald - se ne dovrà occupare una ditta e la fattura gliela spediremo al signore". L'Ufficio circondariale di Lörrach conferma che il caso del basilese beccato non è l'unico. "Tuttavia non possiamo risalire a tutti i colpevoli, nonostante la polizia proceda al controllo del contenuto dei sacchi abbandonati, in quanto non tutti i rifiuti possono essere riconducibili a una persona" ha detto Oswald.

Anche la popolazione locale sta cominciando a perdere la pazienza e a mostrare i primi segnali di intolleranza nei confronti dei pendolari del sacco della spazzatura. "Riceviamo a cadenza regolare segnalazioni che parlano di automobili con targa basilese che si fermano nei piazzali di raccolta differenziata dei rifiuti" ha dichiarato Michael Hellmann, portavoce della società del circondario di Lörrach (LÖ) che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. In Germania i residenti possono depositare i loro rifiuti ingombranti senza ulteriori costi aggiuntivi, in quanto pagano annualmente una tassa sui rifiuti e non vedono di buon occhio quegli svizzeri che lasciano i loro rifiuti senza pagare niente. Sulla richiesta sempre più forte alle autorità locali da parte della popolazione residente a Lörrach e dintorni, lo scorso febbraio vi è stato un controllo in grande stile su quattro centri di raccolta dei rifiuti che ha portato all'avvistamento e all'ammonimento di 14 persone su automobili con targa basilese.

Tuttavia sembra che della problematica creata dai pendolari del sacco dei rifiuti si stiano confrontando anche le autorità francesi. Ad essere particolarmente colpita sarebbe la fascia di confine in territorio francese tra Saint-Louis e Leymen. "Contiamo ogni anno circa 15 casi" ha dichiarato alla Baseler Zeitung Jean-Paul Linder, della "Brigade Verte" di Hagenthal-le-Bas. "Nella maggior parte dei casi, gli svizzeri lasciano i sacchi dei rifiuti semplicemente sul ciglio della strada, tra i quali anche coloro che in Alsazia hanno una residenza secondaria".

L'anno scorso la Brigade Verte alsaziana ha colto in flagrante un medico basilese (Campagna) mentre si stava sbarazzando di diversi sacchi della spazzatura. Lo svizzero è stato ammonito una prima volta e l'ha passata liscia. Non contento ha però continuato a portare i suoi sacchi in Francia all'interno dei quali toglieva sistematicamente tutti gli indirizzi e i nominativi che riconducevano a lui. Una sbadataggine però, forse una dimenticanza, ha portato la Brigade Verte sulle sue tracce. Ora il medico basilese rischia una multa fino a 1000 euro.

In tutti i casi il fenomeno non è soltanto basilese. Anche in altre zone di confine le autorità tedesche hanno sanzionato svizzeri che hanno portato i loro rifiuti in Germania e più precisamente nei circondari di Costanza (KN) e di Waldshut (WT).

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE