SVIZZERA / GERMANIAAltre informazioni alla Germania, altri 2.000 nomi alle autorità tedesche

STOCCARDA - Anche il Baden-Württemberg sta esaminando dati bancari rubati riguardanti potenziali evasori fiscali con conti in Svizzera. Un portavoce del Ministero delle finanze del Land tedesco ha confermato oggi un articolo che verrà pubblicato domani dalla "Frankfurter Rundschau".

"Ci hanno offerto i dati e li stiamo esaminando in cooperazione con Berlino", ha dichiarato il portavoce all'agenzia di stampa tedesca dpa. Stando alla "Frankfurter Rundschau", si tratta di dati riguardanti 2'000 presunti evasori fiscali, clienti di diverse banche e assicurazioni elvetiche.

Si fa quindi complicata la vita per gli evasori tedeschi che detengono patrimoni in Svizzera. Nelle mani di Bertram Dornheim, il ministro delle Finanze del Baden-Württemberg sarebbe infatti arrivata l'offerta di dati fiscali riguardanti circa 2000 presunti evasori fiscali.

Finora, sull'identità di colui che ha sottoposto i dati a Dornheim, nessuna informazione. Si sa soltanto che già durante gli scorsi anni si sia rivolto alle autorità fiscali del Land meridionale a confine con la Svizzera per consegnare alcuni dati campione che Stoccarda ha esaminato con molto interesse.

Dornheim, dopo le prime verifiche effettuate sui dati consegnati dall'anonimo informatore, non nasconde un certo ottimismo: "Si tratta di materiale potenzialmente interessante".

I dati riguardano non soltanto evasori dal Baden-Wuerttemberg, ma da tutta la Germania.

Per quanto riguarda invece i dati del famoso cd-rom contenente informazioni fiscali di 1.500 evasori fiscali tedeschi, la Frankfurter Rundschau avrebbe nuove informazioni. I dati riguarderebbero clienti dell'UBS, ma anche del Credit Suisse e delle assicurazioni Generali. Da parte di UBS e Credit Suisse ci si è limitati a smentire il loro coinvolgimento: "Non ne sappiamo niente" ha dichiarato al Frankfurter Rundschau la portavoce di UBS Anja Schlenstedt.  

ATS / red
 

Foto d'apertura: Keystone