La Società generale d'affissione non ha rivelato il nome del cliente, ha indicato oggi all'ATS il portavoce dell'organizzazione Pro Infirmis. Ma il sito internet "20 minutes" afferma che gli autori sono da ricercare nell'Assicurazione invalidità. In tal caso si potrebbe trattare di una provocazione per attirare l'attenzione sui pregiudizi che colpiscono i disabili. Finora, l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali non ha né smentito, né confermato.