Bergier si era fatto conoscere in Svizzera e all'estero per aver diretto i lavori della Commissione indipendente di esperti chiamata a far luce sul ruolo della Svizzera durante la Seconda guerra mondiale.
Nominato dal governo alla fine del 1996, in piena bufera sugli averi ebraici delle vittime dell'Olocausto, Bergier indagò per cinque anni sulle relazioni economiche e politiche tra la Svizzera e la Germania nazista, redigendo 25 studi di quasi 12 000 pagine in tutto e un rapporto finale di 600 pagine.
Questi studi ebbero grande risonanza nella popolazione e contribuirono ad approfondire il dibattito su un capitolo della storia contemporanea elvetica.
Per gli specialisti della materia - indica la nota - Jean-François Bergier e la sua Commissione hanno avuto il grande merito di presentare un'ottica nuova e critica della storia del nostro Paese.