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LONDRAEutanasia: 800 britannici in lista attesa per la Svizzera

31.05.09 - 17:54
Eutanasia: 800 britannici in lista attesa per la Svizzera
LONDRA - Non meno di 800 cittadini britannici con malattie inguaribili e terminali sono in lista d'attesa per morire grazie all'aiuto della controversa associazione svizzera Dignitas: la cifra è pubblicata oggi dal settimanale britannico The Observer, secondo il quale il caso riaprirà il dibattito sulla legalizzazione dell'eutanasia nel Regno Unito.

In 800, rivela l'Observer online, hanno compiuto il primo passo, diventando membri di Dignitas. Il successivo è l'esame della situazione medica e personale da parte dei medici e del fondatore dell'organizzazione zurighese, Ludwig Minelli. La rivista rivela che 34 degli 800 hanno già ottenuto un preventivo via libera e potranno recarsi nella Confederazione per morire con dignità ricevendo l'iniezione letale. Uno di essi avrà molto presto la "dolce morte", quattro hanno già fissato un appuntamento, mentre gli altri 29 non hanno ancora in tasca una data. Altri quattro, rivela l'Observer, hanno visto la loro domanda respinta, come accade quando gli esaminatori ritengono che la malattia non sia incurabile o che chi chiede la morte non sia sufficientemente in grado di intendere e volere.

Resta il fatto, ricorda il periodico, che dal 2002 in Gran Bretagna il numero di richieste di suicidio assistito in Svizzera, dove la legge lo consente, è aumentato di dieci volte. E obbligherà il mondo politico britannico a tornare sullo spinoso tema dell'eutanasia e del diritto a morire. Anche perché la prossima settimana una donna di 46 anni malata di sclerosi multipla progressiva, Debbie Purdy, chiederà alla Camera dei Lord di stabilire se suo marito sarà perseguibile se la accompagnerà nella Confederazione per morire. Perché, in base alla legislazione vigente, il Suicide Act del 1961, rischia 14 anni di reclusione chi aiuta, incoraggia, consiglia o si adopera per il suicidio di qualcuno. Molte persone che hanno accompagnato il marito, la moglie o un caro a morire in Svizzera sono stati interrogati dalla polizia, anche se finora nessuno, rileva l' 0bserver, è stato condannato.

Sempre questa settimana un gruppo influente di Lord, guidati da Lord Falconer e da Baroness Jay, guideranno una battaglia per emendare la legge e ottenere almeno che chi accompagna una persona amata a morire non rischi il carcere. "E' una tragica anomalia che persone che danno un'amorevole assistenza a un caro si trovino sotto la minaccia di 14 anni di prigione", ha dichiarato la baronessa Jay. La loro battaglia è appoggiata da un gruppo consistente di pari che, se vinceranno la battaglia, passeranno al governo una patata bollente, che la politica, scommette l'Observer, non potrà più ignorare.



ATS
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