I giudici hanno accolto il ricorso di una sommelière licenziata alla fine di febbraio del 2006. La donna aveva avvisato soltanto alla fine di marzo l'ex datore di lavoro di essere incinta e di pretendere così il suo salario fino in giugno. Difesa dal sindacato Unia, ha quindi negato la validità del licenziamento, affermando che la legge vieta un tale provvedimento durante la gravidanza.
Dopo che le autorità giudiziarie vodesi avevano respinto il suo ricorso sostenendo che la comunicazione al datore di lavoro era sopraggiunta troppo tardi, il TF ha ora dato ragione alla giovane madre. Secondo i giudici, la legislazione elvetica non obbliga infatti nessuna donna incinta a informare il datore di lavoro della gravidanza.