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Trascinati dai fratelli Lebeau, nella stagione 1999/2000 i biancoblù si confermarono tra le big del continente. In LNA si fermarono nuovamente davanti al Lugano
AMBRÌ - Sontuoso? Stellare? Sicuramente non al livello di quello dell'anno precedente - almeno come qualità spicciola - ma di certo solidissimo. L'Ambrì della stagione 1999/2000 è stato tra i più vincenti e convincenti della storia. E questo nonostante i grandi cambiamenti in una rosa nella quale non dettavano più legge Paul Di Pietro (che dopo aver totalizzato 100 punti cedette alla corte dello Zugo) e Oleg Petrov (volato ai Canadiens dopo aver realizzato 107 punti).
Al posto dei due sniper arrivarono in Leventina i fratelli canadesi Stéphan e Patrick Lebeau, che riuscirono a lasciare il segno. Eccome se ci riuscirono. Il primo, il centro all'epoca 31enne, totalizzò 74 punti in 54 uscite; il secondo, l'ala 29enne, piazzò 73 punti in 53 match. Insieme - e con l'aiuto di un gruppo nel quale spiccavano tra i tanti John Gobbi, Andreas Hänni, Nicola e Manuele Celio, Pauli Jaks, e poi ancora i giovanissimi Luca Cereda e Paolo Duca, John Fritsche, Vitali Lakhmatov e Ryan Gardner - permisero a coach Huras di vincere e ai tifosi di gongolare.
Il primo successo di peso fu quello della Supercoppa (in realtà relativa all'annata precedente), nella quale furono piegati i russi del Magnitogorsk. La campagna europea continuò con il secondo trionfo consecutivo in Continental Cup, nella quale si arrivò al trofeo primeggiando nel girone finale su Eisbären Berlino, Bars Kazan e Zvolen. Pure in campionato i leventinesi riuscirono a levarsi belle soddisfazioni: tennero a bada squadre forse più ricche di loro e riuscirono a chiudere la regular season nella top-4, vicinissimi a Zurigo e Zugo ma staccati dal Lugano. Compatti e convincenti, cominciarono poi in maniera splendida anche i playoff. Il Berna, finito dietro di loro in classifica, fu infatti cancellato in appena cinque match (5-1, 1-4, 3-1, 4-0, 6-1), facendo da antipasto al derby di semifinale. Contro i bianconeri l'esuberanza, le convinzioni e la grinta dei biancoblù tuttavia evaporarono. I protagonisti di una stagione fin lì estremamente positiva marcarono infatti visita, opponendo una ferma resistenza al Lugano solo in gara-1 della serie (persa comunque 3-6 alla Resega). Poi non ci fu storia: una squadra costruita per puntare al tanto agognato titolo si spense, perdendo le restanti sfide e vedendo sfumare i propri sogni di gloria.
Qual è stato secondo te l'Ambrì più forte: quello del 2005/06 o quello del 1999/2000? Rispondi votando nel sondaggio
