Peltonen-Nummelin-Maneluk contro la truppa dell'incontenibile Kenta: è il momento delle sfide stellari
LUGANO - Basta il terzetto Peltonen-Nummelin-Maneluk per vincere il titolo? Purtroppo - per i tifosi del Lugano - la risposta è negativa. Negli anni di permanenza "congiunta" in bianconero, i due finlandesi e il canadese hanno infatti al massimo garantito il successo in regular season (e il podio nella Continental Cup). Quando però sono arrivati i playoff... Tanti applausi, grandi numeri, colpi fantastici e speranze enormi. Le soddisfazioni sono tuttavia state magre.
Soprattutto nel 2003/04, i ticinesi stupirono, entusiasmarono, a tratti dominarono. Segnarono tantissimo, vinsero tantissimo (è di quell'anno il record per il numero massimo di successi raccolti in regular season: 35), però non seppero durare fino alla fine. Partirono a tutta velocità, infilando una gioia dietro l'altra, e completarono una regular season da leccarsi i baffi. Le loro meraviglie continuarono nella post season, dove prima il Friborgo (triturato in quattro match) e poi lo Zurigo (battuto 4-3 rimontando però da 1-3) si dovettero inchinare. La finale – giocata nell'inconsueta formula best-of-five – raccontò tuttavia un'altra storia: contro il Berna i bianconeri andarono sotto 0-2 (1-3, 1-2), si rialzarono fino al pari (5-1, 4-3) ma alla fine si arresero 3-4 nel confronto decisivo, facendo il pieno di delusione.
Chi non si fermò proprio davanti all'ultimo ostacolo fu la “versione” 1986/87 del Lugano. Reduce dal titolo della stagione precedente, quella truppa, guidata da John Slettvoll e nella quale Kent Johansson dettava legge (90 punti in 41 confronti), fece un'ottima figura in Coppa Campioni (dove raggiunse il girone finale) e si dimostrò imbattibile in campionato. Tra i confini nazionali i ticinesi vinsero in volata – sul Kloten - la regular season e si confermarono nei playoff. Nelle sfide con vista sul titolo i bianconeri si tolsero lo sfizio di cancellare i cugini dell'Ambrì con un netto 3-0 in semifinale (5-4, 4-1, 7-1) e, in seguito, di sculacciare gli Aviatori con la stessa facilità (6-2, 3-1, 4-0). Trionfo, festeggiamenti, gloria.
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