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BB/BN BEST EVER«Un gruppo eccezionale... e quella volta che Park si spruzzò in faccia il té freddo di Inti...»

21.06.17 - 14:17
Serge Pelletier è stato l'ultimo allenatore a condurre l'Ambrì nei playoff
TiPress
«Un gruppo eccezionale... e quella volta che Park si spruzzò in faccia il té freddo di Inti...»
Serge Pelletier è stato l'ultimo allenatore a condurre l'Ambrì nei playoff
SPORT: Risultati e classifiche

AMBRÌ - L'ultimo Ambrì capace di far sognare i suoi tifosi? Senza dubbio quello del 2013-14. Quel team - in grado di incantare sino a Natale per poi spegnersi alla distanza - era tornato a respirare l'aria piacevolissima dei playoff. Questi ultimi, però, si erano rivelati una "toccata e fuga": la serie con il Friborgo infatti si era chiusa con un secco 4-0 in favore dei Dragoni. Questo risultato aveva lasciato un po' di amaro in bocca ai tifosi, i quali fino a gennaio speravano in un campionato un po' più lungo. 

Un bel mix di giovani rampanti - vedi Lhotak, Grassi e Pestoni - abbinato a giocatori con maggior esperienza come Giroux, Steiner e Reichert avevano proiettato la squadra per alcune giornate addirittura in cima alla classifica. Senza dimenticare la staffetta tra i portieri Nolan Schäfer e Sandro Zurkirchen che si era rivelata un'arma vincente.

Il pilota di questa auto che girava a pieno regime era un certo Serge Pelletier.  

Serge, cosa puoi dirci di quella stagione?
«C'era davvero un ottimo spirito di squadra all'interno di un gruppo molto unito, l'armonia era veramente qualcosa di eccezionale. Sicuramente questi fattori alla fine della regular season avevano fatto la differenza. Ho degli ottimi ricordi di quell'annata, era filato tutto liscio». 

Negli ultimi 11 anni sei stato l'unico allenatore ad aver portato l'Ambrì ai playoff, che effetto ti fa? 
«Sicuramente fa piacere, ma quei playoff sono stati conquistati grazie all'apporto di tutti». 

In quell'Ambrì c'erano giovani desiderosi di mettersi in luce - vedi Lhotak, Grassi e Pestoni - e stranieri che rendevano...
«Esattamente, avevamo un gran bel mix. Mi ricordo che a questi giovani avevo dato delle importanti responsabilità, tanto che venivano inseriti anche nei momenti chiave delle partite. Poi c'erano i veterani che avevano messo al servizio della squadra la loro enorme esperienza. I 22 gol di Giroux? Alex aveva avuto una grande stagione». 

Cosa era successo poi nei playoff? Eravate appagati?
«Penso un pochino sì. Poi, vista la nostra annata, erano arrivati diversi club a bussare alla porta di alcuni giocatori che ad Ambrì giungevano a fine contratto. C'era una sorta di corteggiamento al nostro successo da parte di alcune società. Purtroppo alcuni ne avevano risentito e di conseguenza erano concentrati su altro. Anche per il club non è stato facile gestire la qualificazione, visto che era da diversi anni che ad Ambrì non si vedevano i playoff...».

Un aneddoto di quella stagione? 
«Mi ricordo che Richard Park amava molto rinfrescarsi prima di entrare in pista e così si spruzzava sempre l'acqua sul viso. Una volta, però, non trovava la sua borraccia e aveva chiesto ad Inti Pestoni di passargli la sua. L'unico problema è che Inti beve il tè freddo durante le partite e così Richard Park si era presentato sul ghiaccio con la faccia piena di zucchero che colava. È rimasto in pista soltanto dieci secondi, poi non vedeva più niente ed è tornato in panchina...(ride, ndr)».

Infine due parole sul futuro di Serge Pelletier...
«Resto in attesa, mi auguro di rientrare presto nel giro. Mi piacerebbe lavorare all'interno di un ambiente sano, la funzione è secondaria. Ho ricoperto diversi ruoli in carriera, ed è per questo che sono aperto a tutto. In Svizzera? Ho avuto qualche discussione con l'estero ma preferirei qualcosa qui». 

Quale Ambrì preferisci tra quello del 2013/14 e quello del 1994/95?? Rispondi votando nel sondaggio.

 

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