Cerca e trova immobili

BB/BN BEST EVERLa Continental Cup, i fenomeni, le lacrime: che spreco l'Ambrì del 98/99

05.06.17 - 10:02
Quei biancoblù, guidati da Larry Huras e con in rosa i simboli della ricostruzione odierna Duca e Cereda, si sciolsero a un soffio dal titolo. Quei complimenti fatti al Lugano...
Ti-Press
La Continental Cup, i fenomeni, le lacrime: che spreco l'Ambrì del 98/99
Quei biancoblù, guidati da Larry Huras e con in rosa i simboli della ricostruzione odierna Duca e Cereda, si sciolsero a un soffio dal titolo. Quei complimenti fatti al Lugano...
SPORT: Risultati e classifiche

AMBRÌ – 71 punti in 45 match (la LNA era da dieci squadre), maggior numero di vittorie tra tutte le contendenti, miglior attacco, miglior difesa, migliori due marcatori del campionato... l'Ambrì della stagione 1998/99 è stato a lungo spettacolare. È stato a lungo perfetto. Spinta dalla grinta e dalla fame di Larry Huras, la truppa leventinese ha vissuto mesi indimenticabili, cominciando da un autunno-inverno reso preziosissimo dal successo in Continental Cup.

La “Coppa UEFA” dell'hockey vide i biancoblù imporsi nel girone di semifinale (superando gli austriaci dell'EHC GAW Graz, gli sloveni dell'HK Olimpija Ljubjiana e i polacchi dell'Unia Oswiecim) e poi in quello per l'assegnazione del trofeo, battendo la concorrenza di Kosice (campione in carica), Avangard Omsk e Düsseldorfer. In campionato la favola sopracenerina continuò per tutta la regular season ma si fece meno dolce nei playoff. Nel primo turno di post season i leventinesi “regalarono” infatti un match al Rapperswil dell'imprendibile canadese Mike Richard (61 punti in 46 match stagionali) e di un giovanissimo Mathias Seger, solo ottavo della classifica finale. In semifinale arrivarono a giocare (e vincere) gara-5 contro l'imperfetto Kloten di un Seba Reuille divenuto poi amatissimo in bianconero.

Forse stanca, forse sopraffatta dalla tensione, la squadra dell'ottimo Pauli Jaks (Peter era andato a Zurigo l'estate precedente), di Nicola e Manuele Celio (42 punti in 51 uscite), di Leif Rohlin (52 in 59), di John Fritsche e nella quale trovarono spazio pure i protagonisti della ricostruzione attuale Luca Cereda e Paolo Duca, si sciolse però nella serie più importante. Contro l'avversario più importante.

Nella finale contro il Lugano due “consuetudini” furono infatti cancellate: quella della quasi inespugnabilità della Valascia (vista piangere solo tre volte in regular season) e quella del pronostico a favore del campione di regular season. L'Ambrì perse tutte e tre le gare casalinghe – cominciando da un 2-3 ai rigori – e, nonostante un sussulto in gara-2 (5-3 alla Resega), vide il titolo fermarsi a sud del Ceneri.

Negli spogliatoi, al termine di gara-5, i leventinesi si congratularono con i cugini. Per loro quello era d'altronde solo un passaggio sfortunato in vista di una nuova occasione per lottare per il titolo. Quanto si sbagliavano...

Quale Ambrì è stato più forte, quello del 1985/86 o quello del 1998/99? Rispondi votando nel sondaggio.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE