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SCI ALPINO – SUPERG"Gut, bisogna saper perdere", la stampa d'oltreconfine attacca Lara

16.02.14 - 17:31
L'atteggiamento della ticinese, delusissima dopo i risultati nelle "sue" due gare, è stato duramente criticato da un popolare media italiano
Keystone/Jean-Christophe Bott
"Gut, bisogna saper perdere", la stampa d'oltreconfine attacca Lara
L'atteggiamento della ticinese, delusissima dopo i risultati nelle "sue" due gare, è stato duramente criticato da un popolare media italiano
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ROSA KHUTOR (Russia) – Di sorrisi luminosi, in questa Olimpiade, Lara Gut ne ha sfoderati ben pochi. Bronzo in discesa e “legno” nel suo superG, la ticinese ha infatti raccolto meno di quanto sperasse alla vigilia. Molto meno di quanto sognasse. Eppure una gara è una gara: non sempre le migliori, quelle che sono baciate dai favori del pronostico, riescono a vincere.

A non perdonare i mugugni, le lacrime e le polemiche della 22enne sono stati in tanti; tutti quelli che hanno riconosciuto nel suo atteggiamento spavaldo un segnale di arroganza. Perché essere sicuri di sé è giusto, anzi necessario se si vuol provare a primeggiare. Superare la sottile linea che fa diventare presunzione una forte autostima è però semplice. E pericoloso. E attira delle critiche. Parecchie.

L’ultima a scagliarsi contro Lara è stata la giornalista italiana Maria Rosa Quario la quale, dalle colonne de ilgiornale.it, ha lanciato accuse e moniti. “…alla fine la classifica premia tre grandi, nessuna sorpresa, solo molte delusioni, a cominciare da Lara Gut, che continua a fare di tutto per rendersi antipatica – ha scritto la Quario - Dopo il quarto posto di ieri, amaro certo perché era lei la favorita numero uno, non ha fatto nemmeno finta di essere contenta per la vincitrice Anna Fenninger, che definisce la sua migliore amica sul circuito. Alla faccia della bella amicizia! Vonn e Riesch al confronto erano rose e fiori! Lara ha attaccato tutto e tutti, dal tracciatore alla neve al caldo, come se qualcuno potesse fare qualcosa per ovviare al problema, come se le tre che l'hanno battuta, oltre a Fenninger, Hoefl-Riesch e Nicole Hosp, fossero scese su un'altra pista. Bisogna sapere perdere! Questo dovrebbero insegnare alla ticinese, non alle nostre che purtroppo ieri han saputo perdere fin troppo signorilmente”.

Il discorso, a parer nostro, non sta del tutto in piedi. Che Lara non riesca a “vendersi” come simpaticissima è vero, ma è altrettanto vero che perdere è perdere. Non conta il modo.

Soprattutto quando l’occasione è importante, non è preferibile poter contare su un’atleta che magari passa per antipatica ma comunque si batte fino all’ultimo nel tentativo di azzannare una medaglia piuttosto di un’altra che si fa battere “signorilmente”? 

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