Cerca e trova immobili

AUTOCROSSRoby Ginevri: «Se hai un sogno trovi soluzioni, non scuse...»

20.06.17 - 07:00
Il ticinese è a un passo dal raggiungere il traguardo di campione svizzero e gli piacerebbe che l'Autocross prenda piede anche nel nostro Cantone. «I costi sono bassi ed è impossibile non innamorarsi»
Roby Ginevri: «Se hai un sogno trovi soluzioni, non scuse...»
Il ticinese è a un passo dal raggiungere il traguardo di campione svizzero e gli piacerebbe che l'Autocross prenda piede anche nel nostro Cantone. «I costi sono bassi ed è impossibile non innamorarsi»
SPORT: Risultati e classifiche

GRANCIA - Da una trentina d'anni a questa parte si pratica in Svizzera il campionato di Autocross, le cui gare si svolgono - al contrario del rally - su un circuito chiuso in prevalenza sterrato. Lo spettacolo è garantito e nonostante questa disciplina sia ancora sconosciuta alle nostre latitudini, c'è un pilota ticinese che si trova primo in classifica ed è molto vicino a conquistare il titolo nazionale: Roby Ginevri. 

Sono più di 150 i piloti che praticano questo sport in Svizzera e sono suddivisi in 12 categorie, con il 39enne di Grancia che è l'unico rappresentante a difendere i colori del nostro Cantone, anche se è iscritto nell'Autocross Jurassien.

Il campionato si svolge su tre weekend di corse e si disputano in totale nove gare (tre per circuito), a Bure, Hoch-Ybrig e sulla famosa pista di Maggiora, in Italia. 

Roby Ginevri, cosa serve per praticare questo sport?
«Prima di tutto tanta passione. Alcuni partono con una vecchia auto stradale altri con una ex vettura da rally, quindi con tutte le sicurezze del caso: roll bar, rinforzi sulle sospensioni e copertoni da sterrato, eliminando il superfluo. Esistono varie categorie, dalla più piccola con auto stock da 1400 di cilindrata salendo fino a oltre 3000, la categoria Buggy con i "piccoli" kart cross fino ai "mostri" di 3500 4x4. Abbiamo anche la junior classe, dove corrono i ragazzini dai 14 ai 16 anni e dai 16 ai 18, provvisti di un patentino speciale. Trovo che sia una disciplina interessante, anche perché con una cifra veramente bassa ci si può divertire e la stessa vettura si può utilizzare per più categorie. Ho conosciuto in particolare una famiglia tedesca dove la figlia corre per la classe Junior e con la stessa auto il padre – Nico De Giosa, con cui è nata una bella amicizia – gareggia con gli adulti. È comunque uno sport molto coinvolgente: praticamente tutti i team sono a livello famigliare, ci sono "piloti" di tutte le età, così come molte donne. Riesco infatti a pianificare il tutto anche grazie alla mia compagna Katia».  

In quale categoria corri?
«Nella "kart cross". Il peso della vettura ha un minimo di 300kg, utilizziamo copertoni da Quad e motori motociclistici da 130cv. Questa categoria è la più piccola di cilindrata (650cc), ma - avendo il rapporto peso-potenza migliore - siamo quelli che vanno più veloce soprattutto in curva. Questa è la classe che raggruppa più piloti e nell'ultima gara ce n'erano 27 al via. Con un buon motore da moto siamo in grado di entusiasmare la platea, poi ognuno può apportare accorgimenti di ogni tipo e più è abile e più si toglie le sue soddisfazioni. C'è una competizione pazzesca in pista ma fuori - nei paddock e nei box - ci si aiuta e facciamo festa tutti insieme».

Come mai hai deciso di cimentarti in questa disciplina?
«Ho seguito le orme di mio padre che correva 23 anni fa e di conseguenza ho sempre avuto questa passione nel cuore. Purtroppo però, proprio il giorno in cui dovevo iniziare a correre, mio padre è morto in pista durante le prove. Per rispetto di mia madre ho evitato di correre, ma dopo 20 anni non sono riuscito a non farlo, anche perché ho sempre lavorato nel mondo dei motori e delle competizioni. Svolgo infatti la professione di meccanico e modifico la vettura a mio piacimento. In ogni caso ho iniziato a correre seriamente tre anni fa e nel 2016 ho sfiorato il titolo svizzero, piazzandomi secondo nella mia categoria. Quest'anno ho finora vinto tutte le prime sei gare, sono momentaneamente in vetta al campionato sia della categoria "Kart Cross" sia in quella "Buggy" e tutto si deciderà a metà luglio (15-16, ndr), quando ci saranno in programma le ultime tre manche di gara a Bure. Tante emozioni e mi auguro ovviamente che vada tutto per il meglio».

La tua è una storia molto triste, ma nello stesso tempo interessante...
«Ho un aneddoto sorprendente. A 22 anni dalla morte di mio padre, in occasione di una gara che ha avuto luogo a Maggiora, ho deciso di indossare per la prima volta la sua tuta. Non ero messo bene nello schieramento, ma in finale ho come avuto una marcia in più ed è stata la mia prima vittoria con i Kart cross, e correvo pure contro i piloti francesi, molto bravi ed esperti in questa categoria. È stata una sensazione indescrivibile e ancora adesso a ripensarci mi viene la pelle d'oca».

Peccato che in Ticino l'Autocross non sia così in voga...
«Sto cercando di promuovere questo sport in Ticino perché in Svizzera il campionato è di alto livello. Gli organizzatori si danno un gran da fare ma hanno l'ostacolo della lingua e sono l'unico, per il momento, che può farsi sentire nel nostro Cantone. Sarebbe interessante trovare qualcuno che metta un terreno a disposizione di modo da poter iniziare anche in Ticino: ci piacerebbe avere un circuito, ma purtroppo non essendo uno sport conosciuto nessuno ci aiuta. I costi sono davvero contenuti, un terzo di quanto si spende per le gare di rally per esempio e sono convinto che chi prova questo sport rischia di innamorarsi. La mia idea è quella di prendere nei prossimi mesi in affitto la pista di Maggiora per un weekend, di modo da poter sensibilizzare tutti gli appassionati ticinesi che hanno voglia di partecipare. Ho due macchine da corsa e vorrei metterle a disposizione. Per chi vuole saperne di più può contattarmi sulla mia pagina Facebook».

Ticinonline è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
COMMENTI
 

Esse 6 anni fa su tio
ho avuto la possibilità di provare un mezzo simile qualche anno fà in spagna : FANTASTICO, fatelo! in bocca al lupo per l'ultimo fine settimana di gare!

ratpics 6 anni fa su tio
Spero vivamente che tu riesca nell'intento di portare questa disciplina in Ticino!! Anche se purtroppo qua siamo sommersi da ignoranti (vedi rally) che faranno di tutto per impedirtelo... :-( Se c'è da lottare, io ci sono!!!

dasz 6 anni fa su tio
Congratulazioni Roby!! Go for it! Dario (ORCT)
NOTIZIE PIÙ LETTE