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In Red Bull hanno provato a chiudere con il sorriso, senza polemiche, la vicenda legata al declassamento del russo
SOCHI (Russia) - Rabbia, sconcerto e tante urla. Ma tutto al riparo, tra quattro mura. Il malumore vissuto per la "questione-Kvyat" non è filtrato fuori dalla sede della Red Bull. Horner e soci hanno insomma lavato in famiglia i panni sporchi, regalando poi al mondo solo versioni addolcite.
I diretti interessati hanno infatti commentato senza polemiche e con tante dichiarazioni di facciata l'avvicendamento tra lo "speronatore russo" e Max Verstappen.
Dopo le parole "dolci" del team principal Red Bull, è toccato alla scuderia di Faenza firmare il suo «Welcome Back Daniil» nei confronti di Kvyat che proprio con Toro Rosso aveva esordito in F1 nel 2014. «Siamo più che felici di dare il bentornato a Faenza a Daniil. Ora guardiamo avanti per avere successo con lui nel corso di questa stagione», ha detto il team manager Franz Tost.
«È una straordinaria opportunità - invece le parole di Verstappen - non vedo l'ora di guidare la Red Bull e lavorare con Daniel Ricciardo. Ringrazio la Toro Rosso che ha creduto in me lanciandomi in F1 così giovane». L'olandese figlio di Jos è già a Milton Keys per prendere confidenza con il simulatore e fare le prove sedile.
