Il pilota spagnolo sull'ormai famosissima diatriba con l'italiano: "Solo i tifosi di Rossi hanno dubbi se io abbia meritato o meno il titolo"
BARCELLONA (Spagna) - Altro che polemica messa sotto il tappeto: la polvere c’è e si vede benissimo tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, che lunedì ufficialmente hanno dovuto fingere agli occhi del mondo una pace forzata che in realtà ancora non c’è.
La stretta di mano davanti ai flash dei fotografi in occasione della presentazione della nuova M1 della Yamaha a Barcellona è stato un gesto formale e nulla più perché poi a tu per tu con telecamere e microfoni i due hanno continuano a lanciarsi accuse più o meno velate. Il Dottore sostiene che il maiorchino gli abbia mancato di rispetto nel finale di stagione e lo spagnolo ha replicato parlando a Marca:
"Solo i tifosi di Rossi hanno dubbi se io abbia meritato o meno il titolo, lui è un pilota molto importante, è come Michael Jordan per la pallacanestro, ma i suoi tifosi hanno fatto un gran casino e molti di loro non hanno avuto rispetto. Valentino dovrebbe far capire loro cosa vuol dire il rispetto. Sono sempre stato molto freddo e non ho mai lasciato trasparire disagio ma dovrò imparare a convivere con questi insulti sui social network. A volte mi sembra di vedere in questo sport quello che succede negli stadi di calcio, e questo non mi piace. Una volta non succedeva nulla se il tuo pilota preferito non vinceva, ora non è più così. La MotoGP è diventata molto più popolare, ma non nella maniera che tutti desideriamo. Ora vediamo tutto nero, ma il tempo aggiusterà le cose".