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FORMULA 1Prima Bianchi poi Wilson: “Dobbiamo garantire la sicurezza dei piloti”

27.08.15 - 16:52
Charlie Whiting, direttore di corsa della Fia, si è espresso sulle possibilità di proteggere in maniera ancor più scrupolosa la testa dei driver
Prima Bianchi poi Wilson: “Dobbiamo garantire la sicurezza dei piloti”
Charlie Whiting, direttore di corsa della Fia, si è espresso sulle possibilità di proteggere in maniera ancor più scrupolosa la testa dei driver
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PARIGI (Francia) - L'incidente e la morte di Justin Wilson, poche settimane dopo la morte di Jules Bianchi, hanno ravvivato il dibattito sugli abitacoli chiusi nelle competizioni motoristiche.

La testa è diventato il principale punto sensibile per i piloti, nonostante i progressi realizzati negli ultimi anni in materia di sicurezza. L'Endurance ha già imposto abitacoli chiusi ed è possibile che la Formula 1, l'Indycar e le varie formule promozionali possano fare altrettanto nei prossimi anni.

"Stiamo lavorando su questo problema da diversi anni e abbiamo provato diverse soluzioni, alcune più efficaci di altri", ha spiegato ad Autosport.com il direttore di corsa della Fia, Charlie Whiting.

"Abbiamo preso in considerazione le cabine di pilotaggio degli aerei, ma i lati negativi superano quelli positivi, oppure tipi speciali di tubi per piloti, ma non riuscivano a vedere nulla. Resta molto difficile trovare una soluzione che soddisfi tutti i criteri, anche se abbiamo investito un sacco di tempo, impegno e ricerche in questo progetto".

Due le soluzioni possibili: "Il primo viene dalla Mercedes, si tratta di un arco sopra la testa del pilota con un angolo tale da non rovinare la vista e che non si applica al pilota, che può dunque sempre uscire dalla scatola quando necessario, fatto molto importante. C'è anche la possibilità di applicare lame di diverse altezze sul telaio e davanti al conducente, in angoli che sono praticamente invisibili e che quindi non lo ostacolano durante la guida. Sono sicuro che un giorno troveremo la soluzione che ridurrà notevolmente il rischio di lesioni. Dobbiamo perseverare, fare qualcosa, anche se non riusciremo a proteggere il conducente nel 100% dei casi. In ogni caso dobbiamo assolutamente fare qualcosa".

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