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Il team principal della ferrari si toglie un sassolino dalle scarpe dopo il trionfo di Vettel: "Certa gente non sa fare i conti e soprattutto... non mi piacciono gli spaghetti..."
BUDAPEST (Ungheria) - La vendetta è un piatto che va servito freddo. E in quel piatto non ci sono gli spaghetti, che secondo Niki Lauda – anche se il presidente onorario della Mercedes aveva provato a fare retromarcia – sono la specialità della Ferrari piuttosto che costruire macchine competitive. Così Maurizio Arrivabene, che si era “segnato” anche le critiche dell’austriaco dopo il venerdì nero nelle prove della Rossa (“dovranno lottare con le Williams e le Red Bull a Budapest, impossibile che possano essere protagoniste”), si toglie un sassolino dalle scarpe dopo il trionfo di Vettel:
"Non mi faccio prendere dalle emozioni. Non mi piacciono gli spaghetti, mi son fatto una pizza all'arrabbiata e l'ho consigliata alla squadra per caricarsi”. Per poi rincarare la dose ai microfoni della Rai: "È la seconda vittoria dopo 10 gare ed otto podi, la dedico a chi i conti non li sa fare, che dice stupidaggini. I ragazzi sanno rappresentare a dovere la Ferrari". Poi il team principal del Cavallino spiega: "La grande partenza? Certamente me la aspettavo, ci saranno delle gare che andranno bene ed altre che andranno meno bene, sapevamo che dovevamo giocarci la partenza". I rimpianti sono per Raikkonen, costretto al ritiro: "Kimi stava facendo una gara incredibile, il giorno che potremo scegliere noi le nostre gomme sarà più dura per tutti. Se ho sognato la doppietta? Per un po' ci avevo creduto, potevamo farla, era alla portata. Va bene così, ora avanti con umiltà, disciplina e testa bassa".
