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FORMULA 1Marciello si gode la Ferrari e pensa a Jules Bianchi: “Se sono qui è perchè lui non c’è”

26.11.14 - 20:26
Il pilota di Caslano ha convinto a bordo della Rossa: “MI sono trovato bene. È stato come un sogno che si avvera”
Ferrari.com
Marciello si gode la Ferrari e pensa a Jules Bianchi: “Se sono qui è perchè lui non c’è”
Il pilota di Caslano ha convinto a bordo della Rossa: “MI sono trovato bene. È stato come un sogno che si avvera”
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ABU DHABI (EAU) - Ottimi test ufficiali ad Abu Dhabi per il pilota di Caslano Raffaele Marciello, velocissimo con la Ferrari: "Se sono felice? Certo che lo sono!".

È un Raffaele Marciello molto soddisfatto quello che abbiamo sentito al termine dei test ufficiali di F1 di Abu Dhabi. Lello ha avuto l'opportunità di guidare la Ferrari che ha appena concluso il campionato, inanellando 91 giri senza registrare alcun problema.

E il riscontro cronometrico parla molto chiaro: il pilota di Caslano ha chiuso la sessione con il secondo tempo assoluto, alle spalle del tedesco Pascal Wehrlein, giovane promessa del vivaio Mercedes, ma davanti a Max Verstappen, 17enne già in orbita Toro Rosso. Una prestazione eccellente, quella dei 19enne di Caslano, sottolineata anche dall'inviato della Gazzetta dello Sport: "Se si considera la differenza fra i mezzi a disposizione dei due e il fatto che Marciello abbia girato, in condizioni simili, allo stesso livello se non più velocemente del titolare Kimi Raikkonen, si può ben capire che il ragazzino alla fine fosse felice".

"Volevo fare bene - ha spiegato Lello - Volevo dimostrare di essere bravo e sono davvero contento. Ho fatto molti chilometri, tanto lavoro per la squadra e in quanto ai tempi avevo ancora 4-5 decimi di margine, considerando che era la prima volta su una F.1. Aver guidato la Ferrari è stata ovviamente una grande emozione e un sogno realizzato. Se potrò diventare terzo pilota della rossa? Ci spero, ma non dipende da me...". 

Un pensiero affettuoso è poi andato al suo grande amico Jules Bianchi, in coma dopo l'incidente di ottobre a Suzuka: "Se sono qui oggi è perché Jules non poteva esserci. Ho pensato tanto a lui".

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