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CATTOLICAIl papà di Simoncelli: "Tutto questo è nato per non morire dentro"

25.11.14 - 21:06
Il padre dello sfortunato pilota ha dichiarato che il progetto Sic 58 squadra corse - creato per onorare la memoria del figlio - gli dà la forza di andare avanti
Il papà di Simoncelli: "Tutto questo è nato per non morire dentro"
Il padre dello sfortunato pilota ha dichiarato che il progetto Sic 58 squadra corse - creato per onorare la memoria del figlio - gli dà la forza di andare avanti
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CATTOLICA (Italia) - Per provare a tornare alla vita, dopo il tragico 23 ottobre del 2011 quando morì in pista Marco Simoncelli, il padre Paolo due anni fa mise in moto il progetto Sic 58 squadra corse, con l’obiettivo di guidare i giovani talenti e onorare la memoria del figlio.

Al sito ufficiale MotoGP Paolo Simoncelli oggi racconta: “Siamo partiti con due Honda 125 per Kevin Sabatucci e Mattia Casadei. Questa è stata la mia scommessa. Poi l’anno scorso abbiamo preso altre due Pre Moto3, con Nicodemo Matturro e Tony Arbolino, col quale abbiamo vinto quest’annno il Campionato italiano della categoría. Tutto è nato per non morire dentro. Nel momento in cui, alla prima gara, ho visto anche mia moglie e mia figlia, ho capito che quella era la strada giusta per andare avanti".

La SIC 58 Squadra Corse era presente nell’ultimo round del FIM CEV Repsol 2014, disputatosi a Valencia. Tony Arbolino e Anthony Groppi hanno guidato le KTM di Bastianini e Antonelli. “In questo progetto mi ha aiutato anche Fausto Gresini. Lui dice di esser il 49% della squadra. In realtá è il 50, ma mi lascia fare tutto quel che voglio, dice che la squadra è mia. Il nostro obiettivo è arrivare al Mondiale. Abbiamo l’immagine di Marco noi e voglio che quell’immagine arrivi al Mondiale. Punto molto su Tony, che per me è un vero fenomeno; non aveva mai guidato una Moto3 a Valencia e tutti hanno visto di cosa è capace.”

La SIC 58 Squadra Corse ha intenzione di partecipare alla stagione completa del FIM CEV Repsol 2015: “Sono fermamente convinto che questo campionato sia di un livello tale che ti permette di capire se puoi o meno esser pronto per un Mondiale. In Italia l’organizzazione è buona ma il livello è leggermente inferiore. Voglio vedere quanto valgono i miei piloti. Nel 2015 disputeremo tutto il campionato sicuramente con Arbolino, il secondo pilota dobbiamo ancora deciderlo. L’idea è quella di continuare in Italia, sempre con 4 piloti e dopo vedremo…”.

itm/red

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