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KHLKostovic: "Il Ticino mi manca, ora però giocherò in KHL"

26.07.13 - 07:52
L'ex attaccante di Ambrì e Lugano militerà nel secondo campionato di hockey più blasonato del mondo dopo la NHL
Keystone/Tipress
Kostovic: "Il Ticino mi manca, ora però giocherò in KHL"
L'ex attaccante di Ambrì e Lugano militerà nel secondo campionato di hockey più blasonato del mondo dopo la NHL
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ZAGABRIA (Croazia) – L’ex attaccante di Lugano e Ambrì, da due stagioni al Medvescak Zagabria, Dario Kostovic, vivrà un’esperienza che pochissimi svizzeri nella storia dell’hockey su ghiaccio hanno avuto la possibilità di vivere: giocherà in KHL. La compagine croata ha militato finora nel campionato di hockey austriaco, mentre dalla stagione 2013-2014 militerà nel secondo campionato più importante del mondo. Per questa nuova avventura la società ha deciso di rivoluzionare la rosa, rinnovando però la fiducia all’esperto e roccioso attaccante 33enne. 

Dario Kostovic, andrai in KHL. Come ti senti?
“Non vedo l’ora di iniziare. Sarà una grandissima esperienza e una volta finito di giocare a hockey potrò dire di aver militato anche in questa fortissima lega. Abbiamo una grande squadra, composta da 15 attaccanti, 9 difensori e 4 portieri. Il 1 agosto inizierà inoltre il campo d’allenamento in Slovenia e siccome ci sono alcuni giocatori in prova, verrà fatta una selezione”.

Tu però non sei in prova…
“No, io ho firmato per un anno, anche perché nella rosa devono essere presenti un minimo di cinque giocatori con origine croata”.

Ma il Medvescak Zagabria è competitivo?
“La squadra è fortissima. La maggior parte dei miei nuovi compagni hanno la doppia nazionalità, croata e canadese, mentre gli altri vengono da fuori. Rispetto alla stagione 2012-2013 siamo rimasti solo in sei. Se ne sono andati tutti, anche l’allenatore. Ovviamente la KHL è molto più impegnativa rispetto al campionato austriaco e la concorrenza aumenta”.

Negli ultimi anni sempre più squadre vengono assorbite dalla KHL. L’anno prossimo anche lo Jokerit Helsinki…
“È veramente un campionato stimolante, ricco e le partite sono molto combattute. Sempre più campioni della NHL optano per la lega russa. Oltre ai finlandesi ci sono molte squadre di diverse nazioni: ci sono compagini ceche, slovacche, lettoni, bielorusse, kazake... è quasi come giocare un Mondiale”.

È seguìto l’hockey in Croazia?
“A Zagabria abbiamo due piste di ghiaccio, una di 15'000 posti e l’altra di 6'000. Nella scorsa stagione, indipendentemente in quale giocavamo, c’era sempre il tutto esaurito. In Europa siamo la 13esima pista più grande. Questo fenomeno esiste da circa quattro anni. Essendoci una sola squadra professionista, tutto il paese viene a seguire le partite. I tifosi iniziano ad averne abbastanza del calcio, la lega è povera e non così competitiva. Il bello delle nostre partite è che non c’è violenza negli stadi, contrariamente a quello che si possa pensare. Inoltre l’entrata costa solo 5 euro”.

Obiettivi?
“Ho disputato qualche partita anche con la seconda squadra di modo da poter giocare in futuro nella nazionale croata. Per quanto riguarda la KHL penso che un anno sia sufficiente, poi mi piacerebbe ritornare a giocare in Svizzera per qualche anno, in LNB, sarà più facile per me entrare nella vita del lavoro dopo l’hockey. Ho iniziato a fare la scuola per allenatore e mi piacerebbe insegnare hockey ai bambini, che reputo molto stimolante. Ho già un accordo verbale con il Kloten per collaborare in futuro con i giovani della società”.

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