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JJ Aeschlimann: "Contro questo Losanna ci sarà da soffrire" L'ex ds biancoblù ha sbirciato all'ormai prossimo spareggio: "I biancorossi sono continui e hanno un gran portiere: per Langnau e Rapperswil sarà un problema. Anche per l'Ambrì sarebbe stata dura"
AMBRÌ - Tessere le lodi del Losanna ammettendo che chi sarà costretto ad affrontarlo nello spareggio, anche l’Ambrì se ne fosse stato costretto, farà fatica? Ha sollevato un polverone. A volte dure, a volte sprezzanti, le polemiche non sono mancate. Più che delusione, queste hanno portato curiosità. E allora abbiamo chiesto a un esponente della società, JJ Aeschlimann, l’uomo che negli ultimi anni ha ricoperto praticamente ogni ruolo alla Valascia, cosa pensasse di Losanna e del Losanna.
“All’inizio anch’io sono rimasto spiazzato dall’accostamento tra l’Ambrì e lo spareggio con i biancorossi – ha ammesso l'ex direttore sportivo biancoblù – ma poi ho immediatamente capito che più che uno sguardo al passato era una considerazione su questo campionato”.
Facciamo un passo indietro: gli spareggi del 2011 e del 2012.
“Abbiamo affrontato Visp e Langenthal, due squadre che, sul ghiaccio, avevano battuto il Losanna. Se ci siamo salvati vuol dire dunque che abbiamo meritato più di loro. E più dei vodesi. Anche se…”.
Anche se?
“Si deve ammettere che le due serie furono diversissime. La prima fu chiusa con merito contro un club che cercava la promozione. La seconda fu vinta contro una società così, diciamo demotivata. Il Langenthal non aveva infatti alcun interesse a salire. Giocò senza la necessaria cattiveria e, in più, non poté puntare su Jeff Campbell, che si infortunò nell’ultima gara di playoff LNB”.
E quest’anno?
“Quest’anno allo spareggio non siamo arrivati”.
L’idea non era colpevolizzare i biancoblù ma applaudire il Losanna…
“Allora l’analisi fatta era corretta. Chiunque si troverà ad affrontare i biancorossi in quella serie, anche l’Ambrì se non avesse battuto il Rapperswil, sarà costretto a faticare parecchio. Non è per nulla scontato che la squadra di LNA possa guadagnare la salvezza”.
I vodesi del passato recente, quelli del 2011 e 2012, erano una macchina da regular season che si spegneva nei playoff. Ora invece paiono aver trovato continuità anche in post season.
“Il cambio di coach ha sicuramente giovato loro. E poi non dimentichiamo che ora il Losanna ha un portiere. Non voglio mancare di rispetto agli estremi difensori di Langnau e Rapperswil ma con Cristobal Huet sul Lemano possono stare tranquilli”.
E, se promozione, sarà i vodesi hanno tutte le carte in regola per ritagliarsi uno spazio importante nella massima serie.
“Sicuramente all’inizio faranno fatica, ma poi tutto sarà diverso. Con una gestione oculata il Losanna ha infatti le potenzialità per diventare la seconda-terza squadra svizzera. Ha le carte in regola per “salire” al livello di Berna e Zurigo. D’altronde la società è l’espressione di una città di oltre 100'000 abitanti, non avrebbe problemi ad autofinanziarsi”.
