Il weekend, apertosi con il derby vinto dai bianconeri alla Valascia, ci restituisce due squadre con umori opposti
LUGANO - Se da una parte il Lugano esce con sei punti in più e tante buone indicazioni dal weekend appena concluso, dall'altra l'Ambrì - rimasto a mani vuote tra errori e fragilità -, si rimbocca le maniche per cercare di riprendere un cammino che, tra alti e bassi, aveva comunque convinto e “acceso” i tifosi nelle prime uscite. Piegati in casa nel secondo derby stagionale (1-4) e affondati malamente dal solido Bienne 24 ore dopo, i biancoblù - saliti a quota 4 sconfitte consecutive - hanno vissuto il primo fine settimana da zero punti.
Ko nella stracantonale, i leventinesi hanno completamente steccato l'approccio alla sfida della Tissot Arena, dove la banda McNamara ha spadroneggiato nei primi minuti chiudendo troppo facilmente un match mai in discussione. Con molti interpreti che nei due impegni non hanno colpevolmente seguito il diktat di Cereda - lavoro duro, gioco semplice, massima disciplina -, l'Ambrì si è rivelato troppo vulnerabile: ora non bisogna perdere morale e fiducia nei propri mezzi, ma rimettersi al lavoro per lasciarsi subito alle spalle questo primo momento complicato, questo primo calo anche a livello di emozioni. Da sistemare anche la “questione” powerplay: anche contro il Lugano i biancoblù hanno subito un gol - il pesantissimo 3-1 di Lajunen - con l'uomo in più sul ghiaccio (sono 3 nelle ultime 3 gare).
In casa bianconera, dopo l'affermazione nel derby, è arrivato il bis - simile per modalità - contro il Langnau di Ehlers nella grande notte di Steve Hirschi (ritirata sabato la maglia nr. 8 dell'ex capitano). Capaci di limitare i rivali e piazzare i colpi vincenti al momento giusto, i bianconeri - con il blocco Hofmann-Lapierre-Fazzini in grande spolvero e il solito spietato Bürgler in evidenza -, hanno raccolto il massimo rischiando pochissimo. Non ancora al top ma decisamente efficaci, i sottocenerini hanno messo in mostra la pericolosità e l'incisività di un gruppo che potrà regalare tante soddisfazioni al suo popolo. In classifica, con le prime 7 intenzionate a scappar via, il Lugano si trova a 2 punti dalla vetta: la banda Ireland può continuare il suo lavoro con grande serenità.