La televisione pubblica ha risposto a tono alla nuova stoccata di Cablecom
LUGANO - La RSI non ci sta. In seguito alla presa di posizione di UPC la quale precisava di aver «offerto alla SSR la trasmissione dei derby alle stesse condizioni di cui usufruiva precedentemente», la televisione pubblica ha risposto a tono, smentendo fermamente quanto riportato dalla società detentrice dei diritti di diffusione delle partite di National League.
In realtà - secondo quanto si legge nella smentita della RSI -, la «sublicenza per i derby negli scorsi anni è stata concessa dalla Lega quale eccezione per RSI e non era legata a una cifra. Faceva semplicemente parte del pacchetto ceduto alla SRG SSR e veniva rinnovata di anno in anno. Pertanto dichiarare di "avere offerto alla SSR la trasmissione dei derby alle stesse condizioni di cui usufruiva precedentemente" non corrisponde alla realtà dei fatti. La richiesta avanzata da UPC è stata ed è tuttora ritenuta troppo elevata».
La RSI precisa inoltre che «è falso che le trattative sono iniziate solo pochi giorni prima dell'inizio del campionato: in realtà erano aperte da mesi e si sono chiuse poche ore prima del derby ticinese».