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HCLIl sogno di Gregory, l’incubo bianconero

13.09.17 - 11:49
Il top scorer sottocenerino prenderà parte al camp dei Carolina Hurricanes. Dovesse rimanere Oltreoceano il Lugano - visto l'infortunio di Brunner - si troverebbe con una coperta cortissima in attacco
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Il sogno di Gregory, l’incubo bianconero
Il top scorer sottocenerino prenderà parte al camp dei Carolina Hurricanes. Dovesse rimanere Oltreoceano il Lugano - visto l'infortunio di Brunner - si troverebbe con una coperta cortissima in attacco
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LUGANO - «Sogna ragazzo sogna» cantava Vecchioni nel 1999. Allora il piccolo Gregory aveva solo 7 anni. E altri pensieri. Altri desideri. L’America era solo un mondo lontano. Ma il bambino nel frattempo è cresciuto. E, oggi, il sogno americano del giovane 24enne potrebbe diventare realtà. 

Crescita costante - Dopo aver già assaporato l’aria della Carolina del Nord in un camp nel 2011, l’anno del draft al quarto turno quando vestiva la casacca biancoblù, Hofmann ieri è volato negli Stati Uniti con altre speranze. Non più giovane alle prime armi, ma giocatore vero. Plasmato dalle esperienze vissute prima nei Grigioni, sotto Arno del Curto e poi nelle fila bianconere. Maturato e cresciuto sia nella testa che nel fisico. E più in forma che mai.

Inizio con il botto - Il suo campionato è infatti iniziato con il botto. Nonostante la sconfitta nel derby, Hofmann è risultato il migliore bianconero sul ghiaccio, impreziosendo una prestazione a tutta pista con una rete e un assist. Il neocastellano si è poi ripetuto il giorno successivo a Zugo, ottenendo un altro sigillo e trascinando - insieme a Bürgler -  il Lugano alla vittoria. Due partite in cui il numero 15 bianconero ha mostrato tutto il suo talento e le sue qualità. Doti che ne fanno uno degli attaccanti più forti e completi della rosa sottocenerina.

Out per (almeno) 4 partite - La partenza del suo top scorer per il camp ufficiale dei Carolina Hurricanes lascia un enorme vuoto nel reparto offensivo del Lugano. Uno scacchiere bianconero che, con Brunner fuori per almeno tre mesi, ha inoltre le pedine contate. Con 12 soli attaccanti a disposizione, Ireland dovrà infatti confidare nella buona salute di tutti gli altri per poter schierare quattro linee complete nelle prossime partite con Lions, Berna e Losanna (oltre a quella di ieri sera). Nella speranza che il volo da Raleigh, capitale dello Stato e sede degli Hurricanes, non ritorni vuoto. E che il sogno di Hofmann non si trasformi in incubo bianconero.

Alla ricerca del talento - Sì perché la squadra della Carolina del Nord - un titolo NHL nel 2006, ma che non si qualifica ai playoff da otto stagioni - ha un disperato bisogno di attaccanti di talento, che possano garantire qualità e quantità. Hofmann, più in forma che mai, potrebbe convincere gli Hurricanes a dargli la chance della vita. Quella di esordire nel campionato più bello del mondo. «Sogna ragazzo sogna».  

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