Battuti 4-1 nella finale playout, i biancoblù hanno mostrato progressi incoraggianti rispetto alle ultime settimane. Langenthal o Rappi vanno rispettati ma non devono fare paura
AMBRÌ - Spareggio doveva essere e, alla fine, spareggio sarà per l'Ambrì, che con il 2-5 incassato alla BCF Arena in gara-5 ha visto chiudersi mestamente la finale dei playout.
Il risultato inganna: il match contro il Friborgo è infatti stato tutt'altro che a senso unico. I leventinesi hanno lottato e sbuffato fino al 54', quando Vesce ha siglato il 4-2 provvisorio che ha lanciato definitivamente i padroni di casa. Prima si erano fatti apprezzare e avevano concesso il fianco alla truppa di Larry Huras quasi solo a causa delle incertezze individuali (Zurkirchen ha un paio di gol sulla coscienza).
Nonostante il passivo nella serie, i biancoblù hanno in ogni caso di che sorridere (non troppo, sia chiaro) per quanto mostrato contro i Dragoni. Lasciando perdere l'esordio, nel quale non hanno praticamente giocato, da gara-2 in avanti hanno infatti mostrato evidenti miglioramenti rispetto all'ultimissima parte di regular season e dei playout. I ragazzi di coach Dwyer hanno giocato con intensità, voglia e anche discreta attenzione. Poi, certo, hanno commesso degli errori e li hanno pagati a caro prezzo; però almeno si sono battuti. E proprio dalla grinta mostrata nelle ultime quattro uscite, magari aggiungendoci un pizzico di tranquillità in più, devono ripartire nella serie, contro Rapperswil o Langenthal - ancora non si sa - che vale la salvezza. Questo Ambrì, se davvero saprà continuare in questo modo o anzi anche migliorare, non ha nulla da temere contro i pur motivati futuri campioni di LNB. Ma guai ad abbassare la guardia o a sentirsi più forti: tutto potrebbe improvvisamente diventare difficile.