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Julian Walker sa che il Lugano martedì sera non può fallire il quarto appuntamento col Berna: «Dovremo essere più furbi, approcciando meglio al match per non sprecare tutto»
LUGANO - Urge una reazione, c’è bisogno di tornare a far valere il fattore Resega: il Lugano martedì sera è chiamato alla riscossa, è chiamato alla vittoria contro il Berna per non concedere agli Orsi ben tre match point, esattamente come successo lo scorso anno in finale. La voglia di rivalsa è viva e intensa nella testa dei ragazzi di Ireland che sanno bene di non aver offerto la loro miglior prestazione sabato sera alla PostFinance Arena: «Il Berna in gara-3 è stato più forte di noi, arrivavano sempre prima su ogni disco: tante cose non hanno funzionato, non abbiamo lottato e abbiamo regalato completamente la partita. Pensare di vincere un match di playoff, soprattutto in casa loro, giocando così è praticamente impossibile e impensabile. È tutta una questione mentale e su questo a volte non siamo perfetti», ha sottolineato Walker.
Conoscendo i vostri difetti, forse è più facile trovare la medicina giusta…
«Prima di tutto dobbiamo approcciare al meglio alla sfida: sabato i primi minuti ci sono costati carissimo. Inoltre dovremo essere più furbi, dobbiamo rubare quel mezzo metro che può fare la differenza: è il momento di sacrificarci per non sprecare tutto. Ognuno di noi dovrà tirare fuori la voglia, la giusta cattiveria… ci siamo già riusciti in passato e sappiamo che possiamo farlo».
È anche vero che una partita storta può capitare…
«Non deve capitare: devi vincerne quattro, se una la perdi con così tanta facilità allora tutto diventa complicato. Questo è il momento del sacrificio, ogni cambio deve essere quello decisivo e se c’è la possibilità di chiudere un check in più… dobbiamo farlo. La forza offensiva la costruiamo in difesa: è stata sempre questa la chiave dei nostri risultati positivi. Poi chiaramente devi segnare, devi avere anche un po’ di fortuna, ma come prima cosa dobbiamo crearci le opportunità».
La serie resta aperta, ma vincere domani è un obbligo...
«C’è molto rispetto su entrambi i fronti, sappiamo che possiamo giocarcela con tutti ma è innegabile che dobbiamo dare tutti il 100%. Dobbiamo essere noi a imporre il nostro gioco e non viceversa».
