Cerca e trova immobili
Con un Merzlikins “solo” normale (e sostituito a metà match) i bianconeri sono stati battuti 4-1 alla PostFinance Arena. Ora sono sotto 1-2 nella serie della semifinale
BERNA - Un colpo bianconero alla PostFinance Arena in gara-1, una zampata degli Orsi alla Resega in gara-2. Equilibrata – anche se non nei “canoni classici” - nel terzo incrocio proposto la semifinale dei playoff si è piegata per la prima volta al fattore campo. O “pista” se preferite.
Davanti ai suoi tifosi, il Berna si è infatti imposto 4-1, mettendo per la prima volta il naso avanti nella serie e spedendo tutta la pressione sul Lugano, costretto a rialzarsi martedì alla Resega per non dover poi cominciare a invocare qualche santo.
Fisico ma corretto (a parte il solito Scherwey, che per una carica a Ulmer ha rimediato 5' e penalità partita già al 4'46”), il match è cominciato nel segno dei padroni di casa, capaci immediatamente di mettere pressione sui bianconeri. Alla prima superiorità – fuori Furrer – gli Orsi sono poi passati con Blum (2'), facendo il pieno di fiducia. Scacciati subito gli spettri della prima sfida, quando spinsero molto ma non sfondarono quasi mai, Moser e compagni hanno potuto giocare “sciolti”, superando così indenni le inferiorità e mostrandosi sempre pericolosi in powerplay. Ancora in superiorità numerica, infatti, hanno raddoppiato – con Ebbett al 19'34” – approfittando di un intervento non certo impeccabile di Merzlikins.
Nel secondo parziale il Lugano, risvegliatosi, ha finalmente cominciato a produrre qualcosa. Ci ha messo cuore, intensità e anche voglia, ma mai è davvero parso in grado, con manovre studiate e decise, di mettere in difficoltà i rivali. Il Berna, dal canto suo, non ha subito passivamente: ha “atteso”. Alla prima penalità bianconera, poi, ha piazzato il colpo, bucando ancora Elvis con Rüfenacht. Ireland ha cercato di dare la scossa levando un Merzlikins incerto e dando ghiaccio a Manzato e la mossa, almeno a livello numerico, ha funzionato. Bertaggia, infatti, in situazione di inferiorità numerica, ha trovato il punto dell'1-3 (37'). Il gol è però stato un guizzo estemporaneo, non certo il risultato di una spinta continuata, e per questo non ha troppo fatto crucciare coach Jalonen.
Gli Orsi, infatti, non hanno cominciato il terzo periodo contratti o spaventati. Piuttosto, forti del doppio vantaggio, hanno pensato a gestire l'incontro, alternando fasi di controllo ad altre di spinta. Il Lugano ha retto e provato a replicare, ma non ha più impensierito Genoni. È invece stato Manzato, anche lui imperfetto, a doversi piegare quando, al 52', ancora Rüfenacht ha siglato il 4-1 della sicurezza, il 4-1 definitivo.
Sprecato il break in casa e sconfitti in trasferta, sotto 1-2 nella serie i ragazzi di Greg Ireland sono ora in una posizione scomodissima. Devono vincere assolutamente martedì e programmare, nei prossimi giorni, un altro sacco di Berna. La loro strada verso la finale si è improvvisamente fatta ripidissima.
BERNA-LUGANO 4-1 (2-0, 1-1, 1-0)
Reti: 1'42” Blum (Moser) 1-0; 19'34” Ebbett (Untersander) 2-0; 33'44” Rüfenacht (Arcobello) 3-0; 36'33” Bertaggia (Zackrisson) 3-1; 51'50" Rüfenacht 4-1.
LUGANO: Merzlikins; Furrer, Chiesa; Wilson, Ulmer; Ronchetti, Hirschi; Sartori; Klasen, Zackrisson, Bürgler; Sannitz, Lapierre, Fazzini; Hofmann, Gardner, Bertaggia; Reuille, Morini, Walker; Romanenghi.
Penalità: Berna 3x2'+5'+20'; Lugano 12x2'+10'.
Note: PostFinance Arena, Berna. 17'031 spettatori. Arbitri: Massy, Stricker, Borga, Fluri.
