I bianconeri stanno lavorando per presentarsi al meglio al via della semifinale. Ottimi contro i Lions, per piegare gli Orsi dovranno crescere ancora
LUGANO - Domani sera il Lugano riprenderà, da sfavorito, la sua corsa verso la gloria.
I bianconeri saranno di scena a Berna per gara-1 di una serie che pare infinitamente più difficile di quella appena vinta, a sorpresa ma con merito, contro lo Zurigo. Con i Lions il Lugano ha mostrato un carattere e una solidità rimasti nascosti per gran parte della regular season. Meglio così: arroccati attorno a un Elvis tornato a parare alla grande, i ticinesi hanno infatti sorpreso un avversario ambiziosissimo ma pure colpevolissimo. Colpevole per aver "sottovalutato" le rivali ingaggiando solo quattro stranieri. Colpevole per aver dimenticato come si segna (anche se le assenze hanno pesato). Colpevole per essersi dimostrato, proprio nel momento più importante, tutt'altro che implacabile.
Il Lugano, che ha potuto banchettare davanti ai limiti dei Lions, dovrà superarsi per almeno provare a chiudere in gabbia gli Orsi. Non ci stancheremo mai di sottolinearlo: senza degli stranieri in grado di fare la differenza le possibilità di correre fino al traguardo sono prossime allo zero. Vanno bene l'immenso Vauclair, l'ottimo Merzlikins, Fazzini, Bürgler e tutti gli altri. Salvati Wilson e Lapierre, che stanno facendo quanto tutti si aspettavano, gli altri tre devono però elevare il livello del loro gioco. Se Klasen non tornerà a fare il Klasen, se Martensson non ritroverà la vena dell'anno scorso, se Zackrisson non si sveglierà finalmente dal suo lunghissimo letargo, allora sorprendere il Berna diverrà quasi impossibile.