La situazione in casa bianconera e biancoblù è a dir poco preoccupante
LUGANO/AMBRÌ - È stato un weekend nero per Lugano e Ambrì. 0 punti, 5 gol fatti e 16 subiti. È questo ciò che hanno messo insieme le due ticinesi dell'hockey. Alla Resega e alla Valascia c'è insomma da preoccuparsi.
Chiamato a compiere un quasi decisivo passo verso i playoff, venerdì alla Resega i bianconeri hanno clamorosamente fallito l'appuntamento. Contro un Kloten in piena crisi – gli Aviatori sono nettamente la squadra meno in forma del momento – la truppa sottocenerina si è sciolta come neve al sole. La scossa che di solito un nuovo coach dà appena si insedia su una nuova panchina – in questo caso nella persona di Greg Ireland – non c'è stata. Anzi Brunner e compagni sono parsi poco ispirati all'immagine di un Linus Klasen davvero troppo spento per essere vero. Per vedere se il nuovo allenatore riuscirà a trovare le medicine giuste per guarire questo Lugano bisognerà attendere ancora un paio di partite. I sottocenerini hanno sei punti di vantaggio sulla riga e da qui a fine campionato hanno un calendario da brividi: Berna, Zugo, Davos, Zurigo (in casa) e Friborgo, Ambrì (due volte) e Losanna fuori casa. Insomma in riva al Ceresio c'è poco da stare tranquilli...
Chi sta ancora peggio è l'Ambrì: nel fine settimane Orsi e Leoni non hanno lasciato scampo ad una squadra sfilacciata, senza idee e persino senza cuore. L'involuzione dei biancoblù – dopo un periodo in cui alcuni problemi sembravano risolti – preoccupa e non poco in vista di una post-season che si annuncia alquanto difficile e insidiosa. Ad oggi Duca e compagni hanno già 8 punti di svantaggio sul decimo posto (sinonimo di salvezza diretta al termine del girone-playout). La dirigenza dell'Ambrì è davanti a un bivio: continuare con Hans Kossmann con tutti i rischi del caso, oppure cambiare sperando di dare una sterzata a una stagione sin qui a dir poco deludente.
Quello andato agli archivi è pure stato il weekend delle contestazioni: Lugano e Ambrì stanno attraversando un difficile momento e le due tifoserie, chi per un motivo e chi per un altro, hanno voluto esternare la propria delusione e disapprovazione nei confronti delle rispettive società.
A Lugano venerdì sera i tifosi della Nord si sono scagliati contro il direttore sportivo Roland Habisreutinger: “Roland vattene” si leggeva al centro della Curva. Al ds bianconero vengono imputati i continui cambi di allenatore operati negli ultimi anni e il viaggio "relax" in Alaska degli scorsi mesi. «È stata una contestazione incivile, un triste spettacolo», è stata la risposta del CdA affidata a un comunicato stampa emesso nella giornata di sabato.
Anche i tifosi dell'Ambrì non sono rimasti con le mani in mano: "Società muta, squadra inguardabile", recitava lo striscione esposto sabato sera dalla Curva Sud.