Sven Berger, difensore 28enne: «Ho detto alla società che mi piacerebbe rimanere, è il mio obiettivo. Bienne e Ginevra? Ho commesso due errori stupidi»
AMBRÌ - «Sven è un ragazzo fantastico e fa il suo gioco, è quello che deve fare: si mette in evidenza con belle prestazioni. Per noi il suo rinnovo però non è imminente, bisogna valutare bene la situazione anche perché il budget è limitato. Prendiamo tempo anche per vedere in che direzione si va anche con gli stranieri: 3+1 o 4 attaccanti, per ora non c’è fretta». Con queste parole, il mese scorso, Ivano Zanatta aveva inquadrato la situazione di Sven Berger, difensore biancoblù in scadenza che, da noi interpellato a fine novembre, aveva spiazzato un po' tutti spiegando che l'Ambrì con lui non aveva ancora parlato.
«In Ticino mi trovo bene e qui mi sento come a casa ma l’Ambrì non ha ancora parlato con me a proposito di rinnovo - aveva spiegato Berger - Se resterò? Non lo so, ora sto discutendo con altri club che sono interessati».
Ora, a distanza di quasi due mesi da queste dichiarazioni, abbiamo interpellato nuovamente il difensore 28enne per capire gli sviluppi "di mercato". «Tutto è ancora possibile, ci sono diverse idee, ma non ho ancora preso una decisione - ha spiegato Berger - Il mio obiettivo, la mia priorità, sarebbe comunque quella di rimanere e rinnovare con l’Ambrì».
I biancoblù, per la prossima stagione, hanno già 7 difensori elvetici sotto contratto; ovvero Fora, Collenberg, Ngoy, Gautschi, Jelovac, Trunz e Zgraggen. Considerando anche qualche giovane dei Rockets in rampa di lancio, si rischia - paradossalmente - di avere problemi di abbondanza. Il rinnovo, in virtù di queste considerazioni, resta un’ipotesi percorribile? «Sì, ho parlato con il club, gli ho detto che mi trovo bene e mi piacerebbe restare. Anche loro sono contenti, mi vorrebbero tenere ma bisogna anche considerare bene il budget per il prossimo anno. Continuo a sperare che si possa trovare una soluzione con l’Ambrì: questo è il mio obiettivo, andare avanti insieme sarebbe la soluzione perfetta».
Il tempo stringe o non hai fretta? «Voglio aspettare, senza stress. C’è ancora tempo almeno fino a marzo-aprile».
Passando all'hockey "giocato" per Berger l'ultimo è stato un fine settimana negativo, caratterizzato dagli errori contro Bienne e Ginevra. «Ho avuto un weekend davvero brutto, ho commesso due errori stupidi che sono costati due reti. Sono state due decisioni sbagliate. Mi dispiace per il team e i tifosi, dal prossimo match voglio tornare a giocare sui miei livelli, come ho sempre fatto in precedenza. Sbagliare è umano, nell’hockey capita, ora però devo guardare avanti, non serve piangersi addosso».
Kossmann e Tsygourov come hanno "reagito"? «Mi hanno parlato per sincerarsi che avessi capito gli errori e, ovviamente, è così... Mi hanno detto di non pensarci e tornare a giocare come in precedenza. Guardare avanti».
E davanti c’è la volata finale, dove l’Ambrì cercherà di raccogliere punti sia per rincorrere il difficilissimo (in realtà praticamente sfumato) sogno playoff, che per accumulare un buon bottino in vista dell'ormai più che probabile girone playout. «Sappiamo che per i playoff sarà davvero dura, ma è ancora possibile, dobbiamo continuare a crederci. Ogni partita sarà importante. Puntiamo ai playoff ma prendiamo gara dopo gara, miriamo a fare più punti possibile».