Nonostante la matematica non li condanni, i biancoblù paiono ormai tagliati fuori dalla volata per i playoff. “Convincersi” del nuovo obiettivo è l'unico modo per raggiungerlo in fretta
AMBRÌ – Il weekend della riscossa si è trasformato in quello della resa. Già perché, nonostante la matematica dica il contrario, perdendo sia a Bienne che in casa contro il Ginevra, due scontri diretti pesantissimi, l'Ambrì ha probabilmente detto addio alla possibilità di fare i playoff. Certo la speranza di una rimonta ancora c'è - tenendo conto soprattutto del fatto che all'ottavo posto della graduatoria c'è un bruttissimo Lugano, lontano dodici punti (con una partita giocata in più) ma con due derby da giocare alla Valascia – perché questa si concretizzi si dovrebbe in ogni caso verificare un mezzo miracolo.
Di questo, ora, i leventinesi avrebbero bisogno per raddrizzare la loro tristissima stagione. Non bastano infatti più degli episodi o qualche guizzo isolato: da qui alla fine del prossimo mese, per un incredibile ribaltone, tutto dovrà essere perfetto. E difficilmente, guardando a quel che ha detto questo campionato o più in generale la storia biancoblù, questo accadrà.
Se proprio dovranno invocare qualche santo, alla Valascia farebbero allora bene a concentrare le proprie preghiere verso uno che regali loro, da qui a fine anno, gioco, voglia ed entusiasmo. E che li renda capaci di raccogliere punti pesantissimi nella corsa alla salvezza.
La classifica pare essere spezzata, con le ultime quattro ormai destinate ai playout, tutte molto vicine e tutte, per motivi diversi, in grande difficoltà. La squadra che, tra queste, saprà prima delle altre riorganizzarsi rivedendo i propri obiettivi, sarà quella che, probabilmente, arriverà a fine febbraio con un piccolo vantaggio da amministrare. E quello potrebbe fare la differenza tra la chiusura indolore della stagione e, invece, una coda lunga, dolorosa e incerta. Raramente come quest'anno gli avversari per la permanenza in LNA paiono attrezzati e competitivi.
Meglio dunque concentrarsi sul nuovo traguardo e chiudere i conti: continuare a sognare in grande (senza motivi, per quanto visto fin qui) potrebbe costringere i biancoblù a un bruschissimo risveglio.