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L'OSPITE«Ambrì: Pesonen che trascinatore. Lugano? Backchecking e pattinare»

07.01.17 - 07:58
Stefano Togni si è espresso a proposito del campionato quando mancano una quindicina di turni dal termine della regular season
«Ambrì: Pesonen che trascinatore. Lugano? Backchecking e pattinare»
Stefano Togni si è espresso a proposito del campionato quando mancano una quindicina di turni dal termine della regular season
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LUGANO - La LNA è giunta alla 36esima giornata e la lotta per raggiungere un posto nei playoff è più intensa che mai.

Dalla quinta piazza in classifica occupata dal Bienne (50 punti) alla 12esima dell'Ambrì (38), ci sono infatti ben 8 squadre - fra cui anche il Lugano - in soli 12 punti, con i biancoblù che hanno anche disputato una gara in meno rispetto ai Seelanders. 

A questo proposito si è espresso l'ex attaccante di Lugano e Ambrì degi anni '90 Stefano Togni.

Stefano, come vedi la situazione a una quindicina di turni dal termine della regular season?
«Per conquistare un posto nei playoff è ancora tutto aperto. Sarà una bella lotta fino alla fine fra 8-9 squadre, escludendo ovviamente le prime tre della classe che hanno già un bel divario su tutte le altre. Anche il Losanna è quasi salvo, ma dal Bienne all'Ambrì i punti di differenza sono molto pochi e ci sono ancora una quindicina di partite da giocare, quindi le sorprese non mancheranno. L'unica formazione che non vedo bene è il Kloten: gli zurighesi sono partiti molto forte, ma nelle ultime gare hanno mollato e attualmente sono un po' in crisi».

E l'Ambrì? La squadra sembrava già spacciata e invece negli ultimi tempi si è ripresa...
«I dirigenti biancoblù hanno dato un segnale chiaro tenendo Kossmann in panchina e ora tutto l'ambiente ha molta più fiducia nei propri mezzi. Il gruppo ha continuato a lavorare duramente, è restato positivo e ha iniziato a giocare in maniera più semplice. Oltre a questo i giocatori non soffrono più determinate situazioni di panico che prima penalizzavano la squadra. Poi, alcuni elementi come per esempio Lhotak si sono sbloccati, mentre gli stranieri - su tutti Pesonen che ha preso per mano la squadra da vero leader - hanno iniziato a trascinare il gruppo. Ora stanno girando un po' tutti e devono continuare su questa strada. Rientreranno a breve anche Duca e D'Agostini e nel mese di gennaio innesti di questo tipo possono risultare decisivi».

Cosa sta succedendo invece al Lugano? La squadra ottiene troppo spesso risultati alterni...
«Reputo il Lugano una squadra molto forte e proprio per questo motivo delle volte resto sorpreso quando vedo certi risultati. A mio modesto parere penso che per arrivare il più lontano possibile in campionato, i bianconeri dovrebbero sistemare il proprio gioco difensivo, in cui partecipino attivamente anche tutti gli attaccanti. La squadra ha una delle peggiori difese del campionato, ma il problema non sono i difensori, ma gli attaccanti che non sempre tornano ad aiutare i propri compagni. Servirebbero due parole: backchecking e pattinare. La vittoria ottenuta un mese fa a Davos per esempio (1-0, ndr) è stata una di quelle partite in cui tutti si sono sacrificati a livello difensivo e i risultati si sono visti».

...e questo weekend i bianconeri affrontano proprio il Davos due volte, mentre l'Ambrì lo Zugo...
«Si tratta di un doppio confronto non decisivo, ma molto importante. Certo che se il Lugano conquistasse sei punti inguaierebbe il Davos e prenderebbe una distanza significativa dalla fatidica linea. Non sarà ovviamente facile, ma se il gruppo si esprimerà come ha fatto l'ultima volta nei Grigioni riuscirà a portare a casa i tre punti. Sarà una gara molto intensa così come quella fra Ambrì e Zugo. I Tori giocano molto bene e sono ostici, ma il derby del Gottardo ha spesso riservato piacevoli sorprese ai biancoblù e per come li ho visti nelle ultime uscite potrebbero anche dire la loro». 

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COMMENTI
 

Gus 7 anni fa su tio
Ricordiamoci che l'Ambrì sia l'anno scorso che quest'anno ha vinto soprattutto quando Duca era fuori. Quindi ....

bobà 7 anni fa su tio
... quabndo scrivi "Lugano una squadra molto forte e proprio per questo motivo delle volte resto sorpreso quando vedo certi risultati"
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