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LNA«Ginevra e Lugano non hanno margini d'errore, noi sì. Ma i miei big li convoco sempre»

08.12.16 - 07:00
Harold Kreis ha tenuto aperto il campionato: «Macché corsa a tre: è tutto apertissimo. E non lo dico per scaramanzia»
«Ginevra e Lugano non hanno margini d'errore, noi sì. Ma i miei big li convoco sempre»
Harold Kreis ha tenuto aperto il campionato: «Macché corsa a tre: è tutto apertissimo. E non lo dico per scaramanzia»
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ZUGO - Tre squadre e poi il vuoto. Questo è, al momento, il campionato di LNA. Questa è, al momento, la corsa verso il titolo. Certo, ci sono ancora due mesi abbondanti di stagione regolare e, soprattutto, i playoff; per quanto fin qui mostrato, Zurigo, Berna e Zugo paiono in ogni caso di un altro pianeta rispetto alla concorrenza. Con buona pace di tutte quelle squadre che, a settembre, si permettevano cullare qualche sogno di gloria.

Il vento cambierà? I valori si livelleranno? Di fuga o "corsa a tre" non vuol sentir parlare Harold Kreis, impegnatissimo a far tenere i piedi ben piantati a terra ai ragazzi dello Zugo.
«Manca ancora troppo tempo, mancano ancora troppe partite - ci ha confermato proprio il coach dei Tori - questi discorsi ora non hanno senso. E non lo dico per scaramanzia, non mi interessa nulla di fortuna o sfortuna. Semplicemente so che la strada da percorrere è ancora lunghissima. Da gennaio, per come la vedo io, comincerà una stagione tutta nuova. E poi arriveranno i playoff...».

Uno dei grandi problemi della sua squadra è che ha la panchina corta. Nel caso in cui dovesse farsi male qualcuno...
«Fino a questo punto, devo ammetterlo, non abbiamo avuto troppi problemi per quanto riguarda gli infortunati. Quando anche qualcuno si è fermato, abbiamo trovato una soluzione. Non ho avuto, per esempio, per un po' Diem e Suri, ma li ho rimpiazzati con un paio di ragazzi dell'Academy. Questi hanno risposto "presente", hanno dato il loro contributo, sono cresciuti...».

Far giocare i giovani per voi non è un problema: avete una classifica che ve lo permette.
«È vero. Non siamo nei guai come Lugano e Ginevra. Abbiamo un certo margine d'errore. Non possiamo in ogni caso sentirci tranquillissimi: con un paio di weekend fatti male le carte della classifica si rimescolerebbero».

Per prevenire gli infortuni non è pensabile regalare un po' di libertà, di pausa, ai suoi?
«Farli riposare? Non sono completamente d'accordo. Sono sempre pronto a concedere loro dei giorni "free", soprattutto quando il calendario non è fittissimo, ma per le partite non faccio sconti: tra i miei big, chi sta bene per me è convocabile. E convocato. Lasciare fuori qualche ragazzo potrebbe rivelarsi controproducente».

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COMMENTI
 

sergejville 7 anni fa su tio
Praticamente lo Zugo non ha avuto infortunati, diciamolo. Avesse avuto per qualche settimana Stephan ai box o 4 o 5 difensori feriti, allora ne avremmo riparlato.
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