Uno sconsolato Chris McSorley sta cercando di tenere a galla il Ginevra: «Il 40% dei miei giocatori è fuori ma i playoff li faremo. Al completo siamo da titolo»
LUGANO - A inizio anno, insieme con Zurigo e Berna, erano due le squadre indicate dai più come possibili outsider nella corsa al titolo: Zugo e Ginevra. I primi, i Tori, stanno mantenendo le aspettative, dimostrandosi competitivi e affamatissimi. Le Aquile, invece, stanno rumorosamente balbettando. Come il Lugano, che affronteranno questa sera, sono in grave crisi e - incredibilmente - in lotta per conquistare un posto nei playoff. Altro che sogni di gloria.
«Che sta succedendo? Semplice, ho fuori il 40% dei miei giocatori - ha confermato un affranto Chris McSorley - in queste condizioni lavorare serenamente e proficuamente è davvero complicato. Come è difficilissimo ottenere risultati all'altezza».
L'infermeria è pienissima. Ma prima o poi si dovrà pur svuotare.
«Tra questa settimana e la prossima ritroveremo Nathan Gerbe e Noah Rod. Poi spero rientreranno anche gli altri. In ogni modo è dura. Devo solo pregare affinché torni qualcuno».
Intanto Berna, Zurigo e Zugo stanno scappando...
«Rimango convinto che la nostra sia una squadra competitiva, che al completo possa puntare al titolo. In questo momento, a ogni modo, non è su quelle rivali che dobbiamo fare la corsa. La stagione ce la giochiamo contro il Lugano, il Bienne, l'Ambrì, il Friborgo...».
Le prime due saranno le vostre prossime avversarie.
«Esatto. In pochi giorni ci giocheremo tanto, questa settimana sarà molto, molto importante per noi. Non abbiamo scelta, dobbiamo battere sia Lugano che Bienne per sistemare la nostra situazione».
Anche i bianconeri, rimanendo all'attualità, sono a pezzi.
«So che Doug Shedden ha i miei stessi problemi. So che sta facendo i salti mortali per schierare, la sera, delle formazioni competitive. Però c'è poco da dire: anche questo fa parte del gioco».
Fa parte del gioco anche che, per un anno, il Ginevra non faccia i playoff?
«Noi i playoff li faremo».
Se vi toccherà una grande rincorsa, rischiate di arrivarci spompi.
«Sarebbe un problema che, visto come sta andando l'anno, mi piacerebbe avere».