Finito il tempo delle scuse, i bianconeri del confermato Shedden devono risollevarsi: stasera si va a Berna, domani alla Resega arriva il Friborgo. I biancoblù ospitano sabato il Langnau
LUGANO - Sprofondato in piena crisi dopo la disfatta e gli ingiustificabili otto schiaffi della Swiss Arena, tra mille dubbi e difficoltà il Lugano del confermato Shedden si prepara agli insidiosi impegni contro Berna e Friborgo. Iera la società bianconera ha interrotto brevemente l'assordante silenzio stampa per ribadire in modo compatto la fiducia «nelle qualità tecniche e nelle risorse umane di giocatori e staff per superare insieme questo delicato momento»: adesso però, come specificato nel comunicato, «il tempo delle scuse e degli alibi è finito» e di conseguenza ci si attende una reazione concreta sul ghiaccio.
Insomma, per ora Shedden resta al suo posto per i match contro Orsi e Dragoni, sperando che le scorie della débâcle di Kloten - che hanno caratterizzato non poco gli allenamenti a porte chiuse in vista del weekend -, non influenzino in modo negativo le prestazioni di alcuni elementi dal rendimento già nettamente al di sotto delle loro potenzialità.
Reagire nella Capitale contro gli Orsi di Jalonen non sarà facile, ma è d'obbligo provarci. Sabato sarà poi il turno del Friborgo, guidato proprio da quel Larry Huras che a Lugano ha lasciato tanti ricordi.
Superato un periodo decisamente burrascoso, è invece tornato un po' di sereno in casa Ambrì. Langnau, Lugano e Friborgo: questi i tre avversari che il gruppo di Kossmann, finalmente “vivo” ed energico, incontrerà sulla sua strada da qui all’11 dicembre, quando il campionato si fermerà nuovamente per fare spazio agli impegni della Nazionale di Fischer. Un trittico molto importante, un tris di scontri dal quale i biancoblù - per alimentare le proprie speranze - devono e possono raccogliere punti preziosi.
Rialzato il capo grazie ai quattro successi nelle ultime cinque uscite (gli ultimi tre consecutivi), l’Ambrì - davvero convincente e feroce contro le Aquile e gli Orsi - deve ancora fare i conti con una classifica deficitaria, ma un passo alla volta, considerando l’equilibrio nella parte bassa della graduatoria e regolari passi falsi di avversari non brillantissimi, può tentare di risalire la china. Maggior stabilità nel line-up e “lo spostamento” di Zanatta alla transenna a fianco del duo Kossmann-Tsygourov hanno portato indubbi benefici: nuove conferme si attendono domani sera alla Valascia quando arriveranno i Tigrotti di Ehlers. Fin qui in stagione l’Ambrì ha avuto la meglio in entrambi gli scontri diretti: il primo era ancora nell’era Beattie mentre il secondo, alla Ilfis, aveva rovinato l’esordio del tecnico danese (0-3).
Tra i pali Kossmann ha l’imbarazzo della scelta, potendo puntare sia sulla sicurezza Zurkirchen che sul giovane Descloux, grande protagonista delle ultime due vittorie. Con il dubbio Guggisberg - il suo impiego verrà valutato attentamente - e il rientro di Collenberg in difesa al posto di Trunz (infortunato), il "rinato" Ambrì affila dunque gli artigli e va a caccia del poker.