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LNA«Lugano? Ricordi indelebili. Se fossi più giovane tornerei, la mia carriera è iniziata lì»

15.11.16 - 13:15
L'estremo difensore del Losanna, Cristobal Huet, si è espresso a proposito della stagione dei vodesi, soffermandosi anche sull'esperienza vissuta in bianconero
«Lugano? Ricordi indelebili. Se fossi più giovane tornerei, la mia carriera è iniziata lì»
L'estremo difensore del Losanna, Cristobal Huet, si è espresso a proposito della stagione dei vodesi, soffermandosi anche sull'esperienza vissuta in bianconero
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LOSANNA - Dopo 20 partite di LNA, il Losanna occupa il quinto posto in classifica con 32 punti, due in meno del Kloten quarto (34) e uno in più dell'accoppiata Ginevra e Davos (31). Uno dei protagonisti di questo avvio positivo di stagione è senza ombra di dubbio Cristobal Huet, vera e propria saracinesca della squadra.

Cristobal Huet, la forza del Losanna risiede nel gioco di squadra o nel talento dei singoli?
«Abbiamo grossomodo lo stesso roster dello scorso anno e l'arrivo del nuovo allenatore è stato molto importante, perché ha cambiato la mentalità del gruppo. Questo modo di esprimerci è indubbiamente più interessante per i giocatori e sul ghiaccio si vede, tutti hanno una gran voglia di giocare. Abbiamo vinto tanto a inizio stagione raccogliendo diversi punti, ma adesso siamo un po' calati anche perché le altre squadre hanno capito come giochiamo e hanno preso le dovute contromisure. Siamo un po' in difficoltà e attualmente ci manca qualcosa per tornare a essere decisivi, ma sono fiducioso perché abbiamo molta qualità e mi auguro che ben presto riusciremo a ripetere gli exploit di inizio campionato».

Come vedi il Losanna in ottica futura?
«Stiamo crescendo stagione dopo stagione e i risultati si vedono. Sono convinto che in futuro la squadra competerà per traguardi importanti e la costruzione della nuova pista attirerà anche i migliori giocatori. Losanna è oltretutto una magnifica città e questa sarà sicuramente una ragione in più per venire a vestire la nostra maglia. Penso che Losanna possa diventare come Lugano un giorno, ma per fare in modo che ciò avvenga bisogna crescere ulteriormente».

Come giudichi il campionato?
«Quest'anno la LNA è particolare e la classifica è molto corta. Per questo motivo dobbiamo stare attenti a Davos e Friborgo che sono dietro di noi e visto che sono entrambe due ottime squadre, sono sicuro che prossimamente conosceranno un periodo positivo e miglioreranno la loro classifica. Ogni punto è di conseguenza importantissimo, non possiamo mai abbassare la guardia e dovremo scendere sul ghiaccio sempre al massimo».

Il Lugano come l'hai visto?
«I bianconeri con noi hanno giocato molto bene l'ultima partita (0-2, ndr) e non è mai evidente imporre il nostro gioco contro di loro. In rosa hanno elementi forti tecnicamente e oltre a questo sanno giocare bene anche fisicamente. Credo che la squadra sia migliore rispetto alle scorse stagioni e ben presto vedremo un Lugano ancora più competitivo».

...e l'Ambrì?
«Contro i biancoblù abbiamo giocato una sola volta e non penso che abbiano disputato la loro migliore partita. Anche se abbiamo vinto alla Malley per noi è sempre difficile giocare in Leventina. Dovremo andare ancora due volte alla Valascia e vedremo cosa succederà».

Piu diventi vecchio e piu sembri giovane...
«Si vede che sto ancora bene fisicamente, ma è sempre più difficile per me recuperare le energie. Mi alleno tanto e provo sempre di tutto per essere al top: come ad esempio i bagni freddi o i massaggi. Quando smetterò? Valuto giorno dopo giorno, poi vedremo, ma quel momento non sarà troppo lontano».

Un pezzo del tuo cuore resterà per sempre a Lugano. Se fossi più giovane torneresti alla Resega?
«Certamente. Per me sono stati quattro anni indimenticabili e la mia carriera è iniziata proprio in Ticino. È trascorso tanto tempo da allora, ma i ricordi sono rimasti indelebili e non ho dimenticato niente della mia esperienza bianconera. Ricordo soprattutto la forza della squadra e di Orlando. Inoltre, il fatto che il mio amico Julien Vauclair sia ancora a Lugano dopo tutto questo tempo, è impressionante: lui ormai fa parte della famiglia dei bianconeri».

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