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HCL«Sono molto, molto, molto felice di essere tornato»

01.10.16 - 23:54
Pur insoddisfatto per la sua prestazione, Elvis Merzlikins, ha sorriso per il rientro sul ghiaccio. «Non ho giocato bene ma non sono incazzato. Prima dell'infortunio invece...»
«Sono molto, molto, molto felice di essere tornato»
Pur insoddisfatto per la sua prestazione, Elvis Merzlikins, ha sorriso per il rientro sul ghiaccio. «Non ho giocato bene ma non sono incazzato. Prima dell'infortunio invece...»
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LUGANO – Sedici giorni, tanto ha dovuto attendere Elvis Merzlikins, infortunatosi in allenamento a metà settembre, per tornare protagonista in pista. Ripresosi la sua posizione davanti alla gabbia del Lugano, contro il Berna il 22enne portiere ha contribuito al successo. Non è stato perfetto, questo è vero, ma un paio di interventi da fuoriclasse li ha sfoderati...

«Prima del match ero abbastanza gasato – ha confermato proprio il lettone – anche se sapevo che di certo non avrei fatto uno shutout. Sapevo che non avrei giocato bene e che avrei incassato gol stupidi. Non considero buona la mia prestazione ma, in fondo, è comprensibile che sia andata così...».

Non sei andato così male. Anzi...
«Mettiamola così, sono felice perché abbiamo vinto. Prima di scendere in pista non ho pensato al risultato ma solo a entrare velocemente nel gioco, a dare una mano ai miei compagni. Sapevo di non avere ancora il ritmo partita. Ma devo giocare per ritrovarlo. Gli allenamenti vanno bene ma sono tutta un'altra cosa rispetto alle sfide del campionato». 

Non sei troppo severo con te stesso?
«Non credo. Ripensando ai gol presi, per esempio... sono certo che prima dello stop una rete come quella dello 0-1 non l'avrei subita. La spaccata... non mi sono mosso al 100%. Il terzo gol, poi, è stata tutta colpa mia. Ma non sono arrabbiato. Non sono incazzato nero come invece sarebbe capitato prima dell'infortunio. Non è stata una partita stupenda la mia, ma c'è tempo per migliorare».

Quanto? Ovvero, quanto te ne serve per ritrovare le giuste sensazioni?
«Credo che tre o quattro incontri mi basteranno. Oggi con il bastone sono stato inguardabile. Avevo zero confidenza. L'obiettivo è quello di uscire di più. Non l'ho fatto perché eravamo sul 3-3. Questo tra qualche partita non dovrà più accadere. Ma non penso mi sentirò ancora lento. Non penso inciamperò ancora. Devo essere paziente». 

Fisicamente adesso sei al meglio?
«Ci sono stati due o tre momenti, durante il match, nei quali ho messo un po' di “pressione” sull'inguine. Lì ho sentito un po' male e il dolore è durato per un minuto. Poi facendo stretching tutto è passato. Diciamo che su certi movimenti la gamba ancora non si “fida”».

Quanto è stato duro, di testa, confrontarsi con il primo infortunio serio della tua carriera?
«Moltissimo. Non è stato bello vedere la squadra lottare senza di me. È stato doloroso seguire i miei compagni davanti alla televisione. Il mio obiettivo è fare parte del gruppo, essere un giocatore importante e... giocare a hockey. In queste settimane ho capito quanto ami questo sport. E tornare sul ghiaccio, contro il Berna, mi ha reso davvero molto, molto, molto felice».

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