I bianconeri hanno chiuso una settimana davvero complicata: le amnesie difensive, gli errori di Manzato, i cali di tensione e la "mancanza" degli stranieri hanno inciso veramente troppo
LUGANO - Non sarà crisi - definirla tale dopo otto partite sarebbe davvero troppo - ma in casa Lugano qualche volto scuro (quello di Shedden in primis) si inizia a vedere: la settimana che si è conclusa con la folle sconfitta di Davos ha provocato tali effetti, anche se la sfida della Vaillant Arena ha mostrato una squadra ben diversa rispetto al recente passato
Due partite non giocate, una praticamente vinta e poi gettata alle ortiche e un solo misero punto messo in cascina: i bianconeri ora occupano il nono posto in classifica e i dubbi intorno al gruppo bianconero si fanno sempre più grossi e i mugugni rumorosi.
Gli infortuni non sono e non devono mai essere un alibi, è vero, ma è innegabile che l'assenza di Elvis Merzlikins tra i pali stia pesando tantissimo. Due modi diversi di parare, il suo e quello di Manzato, due rendimenti completamente diversi sul ghiaccio che mandano in confusione anche la difesa sottocenerina che sembra sempre insicura col numero 84 sul ghiaccio. Non saranno certamente i suoi errori a condizionare le partite, ma è anche vero che Manzato in questa settimana non ha mostrato il meglio di sé.
Non giocava due partite consecutive dai playoff del 2015, quando in panchina c'era Fischer, e l'estremo difensore ha mostrato molte insicurezze e alcune reti subite sia martedì a Zurigo, sia sabato alla Resega e sia domenica a Davos lo penalizzano pesantemente.
Dall'altra parte, è anche vero che tutta la squadra bianconera non ha brillato: i blackout palesati sono stati evidenti, così come la confusione che ha abbagliato tutta la retroguardia sull'arco delle tre partite disputate. Subire due gol sabato nel breve arco di 9" e altri due domenica in 23" non può essere considerato un caso. In terra grigionese, inoltre, le due segnature che hanno mandato tutti all'overtime sono giunte a 2' dalla fine quando il Lugano si trovava sul 3-1 e aveva finalmente palesato passi in avanti nel gioco. Passi in avanti che dovranno però essere confermati nelle prossime uscite stagionali.
In questo momento di difficoltà stanno inoltre venendo meno gli stranieri: il solo Wilson si è sempre ben comportato sia contro i Lions, che col Ginevra che contro i grigionesi. Proprio in casa di quest'ultimi Shedden ha provato la carta a sorpresa, schierando assieme Klasen, Martensson e Zackrisson. Il risultato? Una rete e un assist per il top scorer, una per il gigante svedese e un assist per il neo acquisto. Sarà un caso?
La stessa domanda però va posta in merito a un'altra statistica. Pestoni, Thoresen, Romy, Spaling, Simion e Sciaroni hanno tutti trovato la loro prima rete stagionale durante questa settimana sempre contro il Lugano... Ripetiamo: sarà un caso?