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I bianconeri troppo confusi, imprecisi e in difficoltà su tutti i fronti, sono stati battuti per 2-5 dalle Aquile incappando nella seconda battuta d'arresto consecutiva. Ticinesi noni e sotto la linea
LUGANO - Reduce dalla brutta sconfitta rimediata a Zurigo in settimana, sabato sera il Lugano è tornato in pista affrontando alla Resega il Ginevra. Per contrastare le Aquile - partite male in quest'avvio di campionato - Shedden ha potuto finalmente contare sui rientri di Hirschi e Sondell: con la presenza di quest'ultimo l'head coach bianconero ha dovuto a fare a meno di Zackrisson in attacco.
Con Brunner capitano, vista l'assenza di Chiesa, il Lugano ha provato ad aggredire un avversario comunque grintoso e fisico. Superato così un periodo in inferiorità numerica, i sottocenerini sono riusciti a trovare il vantaggio con Bürgler (12') con l'uomo in più ma si sono poi fatti bucare due volte nel breve arco di 9". Almond (15') e Slater (16') sono riusciti a fare breccia, sfruttando anche un Manzato certamente non perfetto; lo stesso estremo difensore, poco dopo, ha rischiato di farsi sorprendere da Vukovic direttamente dal terzo difensivo grigionese (!).
Se nel primo periodo i bianconeri erano calati alla distanza, nel secondo tempo i ragazzi di Shedden hanno faticato fin dal primo istante. Il 3-1 di Wick (22') e il 4-1 di Romy (31') sono giunti come logica conseguenza: troppo imprecisi e a volte fin troppo confusi, i ticinesi hanno faticato a reagire - a parte con una deviazione volante di Bertaggia e un contropiede di Walker - e così i tre punti hanno preso la strada in direzione della città di Calvino.
Nel terzo periodo di hockey vero se n'è visto poco; nel contempo i 5450 presenti hanno potuto assistere alla nuova rete di Bürgler in powerplay (45') e all'immediata risposta ginevrina che nel giro di 30" ha ridato il triplo vantaggio agli ospiti grazie a Spaling che ha chiuso definitivamente l'incontro, facendo registrare la prima sconfitta stagione del Lugano alla Resega.
I sottocenerini hanno mostrato tanta insicurezza in fase difensiva, soprattutto dalle parti di Manzato - l'estremo difensore bianconero dà sempre l'impressione di non essere sereno e sicuro e i suoi compagni ne risentono - ma anche in attacco le lacune appaiono importanti. Se nei momenti di difficoltà gli stranieri non riescono a prendere per mano la squadra, allora le cose si fanno ancora più complicate. Domenica i ticinesi si recheranno a Davos; la speranza è di vedere una squadra diversa anche nell'atteggiamento per poter immediatamente risalire in classifica dal momento che il Lugano ora si trova sotto la linea in nona posizione.
LUGANO-GINEVRA 2-5 (1-2; 0-2; 1-1)
Reti: 11'17 Bürgler (Brunner/5c4) 1-0; 14'54 Almond (Spaling, Traber) 1-1; 15'03 Slater (Wick, Vukovic) 1-2; 21'24 Wick (Romy) 1-3; 30'10 Romy (Loeffel) 1-4; 44'05 Bürgler (Sondell/5c4) 2-4; 44'35 Spaling (Jacquement) 2-5.
LUGANO: Manzato; Wilson, Hirschi; Klasen, Martensson, Brunner; Furrer, Ulmer; Hofmann, Morini, Bertaggia; Sondell, Sartori; Fazzini, Sannitz, Bürgler; Ronchetti; Reuille, Gardner, Walker.
Penalità: 4x2' Lugano; 4x2' Ginevra.
Note: Resega, 5450 spettatori. Arbitri: Fischer, Kurmann; Abegglen; Kovacs.
