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HCL«La Champions ti aiuta a maturare, ma attenti non siamo ancora qualificati»

01.09.16 - 07:00
Steve Hirschi dopo cinque stagioni non è più il capitano del Lugano ma dall’alto della sua esperienza potrà tornare molto utile sia a Chiesa sia ai giovani: «Potranno contare su di me»
Ti-Press
«La Champions ti aiuta a maturare, ma attenti non siamo ancora qualificati»
Steve Hirschi dopo cinque stagioni non è più il capitano del Lugano ma dall’alto della sua esperienza potrà tornare molto utile sia a Chiesa sia ai giovani: «Potranno contare su di me»
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LUGANO - Un’amichevole giocata contro i Ticino Rockets, ben tre partite ufficiali contro l’Adler Mannheim e il Tappara Tampere, e la sfida contro l’Helsinki: l’estate del Lugano si è sviluppata in modo molto diverso rispetto al solito. Tanti allenamenti in palestra, qualche settimana di ghiaccio e poi le partite ufficiali hanno preso il sopravvento: i bianconeri hanno risposto immediatamente presente, battendo in trasferta sia i tedeschi che i finlandesi nel Gruppo C della Champions Hockey League.

«Giocare determinate sfide ti aiuta tantissimo per preparare il campionato - ha esordito Steve Hirschi - Di solito in questo periodo sei impegnato nei match amichevoli, mentre ora stiamo affrontando squadre vere, già pronte che mettono sul ghiaccio tanta voglia e mostrano molta intensità anche dal punto di vista mentale. Da loro puoi imparare tantissimo anche nella gestione del disco: il Tappara, per esempio, si è dimostrato una formazione top, che gioca un sistema di hockey molto diverso dal nostro. Anche i giocatori dell’Helsinki ci hanno fatto vedere come riescono sempre a restare calmi col disco anche nei momenti più delicati».

Nonostante ciò, i bianconeri sono riusciti a domare il Tampere nella sfida che si è giocata in Finlandia, ipotecando il superamento della fase a gironi. «Era quello che volevamo, avevamo bisogno di conquistare i tre punti in casa loro per poter andare avanti; alla Resega, invece, non abbiamo giocato la nostra miglior partita. Non siamo praticamente mai riusciti a esprimerci come sappiamo; ora dobbiamo completare l’opera mercoledì contro l’Adler, visto che non siamo ancora qualificati», ha continuato il numero 8 bianconero.

Proprio mercoledì 7 settembre, quando i tedeschi giungeranno in Ticino, sugli spalti della Resega ci sarà il pubblico delle grandi occasioni: i tifosi bramano l’hockey vero e potranno così “allenarsi” in vista del derby del 10 settembre. «Già col Tappara sono stati incredibili: 5’000 persone sugli spalti ad agosto… i nostri supporters sono impareggiabili».

Quella appena iniziata, però, sarà una stagione particolare per Steve Hirschi che, dopo cinque anni con la “C” sul petto ha deciso di passare la mano, lasciando la responsabilità di rappresentare la squadra sottocenerina ad Alessandro Chiesa: «È stata una scelta che ho maturato già durante la scorsa stagione. Sono convinto che Ale sia la persona adatta per questo ruolo; è ticinese, è cresciuto anche grazie all’esperienza a Zugo, e poi potrà sempre fare affidamento su di me e su Vauclair, su Sannitz e Furrer. Oltre a rappresentare la squadra, tutti quanti noi dovremo essere in grado di aiutare i nuovi a inserirsi e di essere da esempio per i più giovani. Questo è un grande gruppo, ci sono quelli sempre calmi e altri che sanno caricarti anche solo con uno sguardo...», ha concluso.

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COMMENTI
 

sergejville 7 anni fa su tio
"I nostri tifosi sono impareggiabili...". Sottoscrivo.
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