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HCAPHughes, prime parole biancoblù: «Sogno di giocare ad Ambrì per molti anni»

14.07.16 - 09:01
Nella prossima stagione il 19enne rinforzerà i Carleton Place Canadians (CCHL), poi sarà Ticino: «Non vedo l'ora, so che la LNA è uno dei campionati migliori al mondo»
Hughes, prime parole biancoblù: «Sogno di giocare ad Ambrì per molti anni»
Nella prossima stagione il 19enne rinforzerà i Carleton Place Canadians (CCHL), poi sarà Ticino: «Non vedo l'ora, so che la LNA è uno dei campionati migliori al mondo»
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LONDON (Canada) - Prime parole biancoblù per il 19enne Connor Hughes. Il promettente estremo difensore svizzero canadese, che con l’Ambrì ha un accordo quadriennale, si è presentato con l’entusiasmo di un giovane di belle speranze pronto a lanciarsi in una nuova avventura. Ancora un anno oltreoceano, da affrontare in una nuova lega e in un nuovo team, poi sarà Ticino.

«Sono estremamente felice di questo contratto con l’Ambrì, è un onore essere associati e fare parte di un team storico di LNA - ha esordito Hughes - Inizialmente non conoscevo molto di questa realtà, poi Mike (Michael Lawrence, l’allenatore dei portieri, ndr), mi ha detto tutto a proposito del club e dei suoi grandi tifosi, spiegandomi anche quanto sia bello vivere e giocare a hockey in Ticino. Recentemente ho scoperto anche una curiosità: nella passata stagione in occasione delle finali regionali abbiamo affrontato i Caledonia Corvairs, l’head coach di quella squadra è nientemeno che Mike Bullard, ex attaccante con alle spalle una carriera importante in NHL e che ha giocato anche proprio per l’Ambrì (campionato 1990/91: 41 partite, 42 reti, ndr)».

Prima di accordarti con i biancoblù conoscevi già qualcosa della LNA? «Prima di ottenere il passaporto svizzero non ne sapevo molto, poi ho iniziato a seguire sempre di più il campionato e ho capito perché viene considerato uno dei migliori al mondo. Penso che giocare in Svizzera sia una sfida molto “eccitante” e appassionante. La scorsa stagione, con Auston Matthews in LNA, in Canada venivano trasmesse spesso le highlights delle partite: erano molto seguite».

A gennaio hai partecipato a un “camp” con l’Ambrì: era la tua prima volta in Svizzera? «Sì, in quell’occasione ho avuto anche l’opportunità di incontrare dei miei parenti a Zurigo, è stato fantastico. Ad Ambrì poi ho trovato grande professionalità, è stato un piacere passare del tempo con Kossmann, Zanatta, Scandella e tutto lo staff biancoblù. La mia impressione è che il team stia andando nella giusta direzione, non vedo l’ora di fare parte del futuro di questa squadra».

Quali sono le tue caratteristiche e i tuoi punti di forza? «Ovviamente cerco sempre di migliorare ogni aspetto tecnico e continuare il mio percorso di crescita. Sono un portiere “grande” (190 cm, 95 kg, ndr), ma posso essere orgoglioso del fatto che uno dei miei punti di forza sia l’agilità: la “fluidità” e la naturalezza negli spostamenti e nello stare in porta. Per un portiere è importante farsi trovare sempre nella giusta posizione: insomma coprire gli spazi ed essere “di fronte al puck”».

Hai un modello? Ti ispiri a qualcuno? «Non proprio, in sostanza si può dire che questo cambi ogni anno. Nella scorsa stagione ho ammirato molto Martin Jones, con San Jose anche nei playoff è stato straordinario. In tutte le situazione di gioco, pure quelle più difficili, non si “scompone” e resta determinante: il suo stile è sicuramente un esempio».

Hai un sogno? «In questo momento il mio sogno è quello di ritagliarmi un ruolo importante nell’Ambrì e poterci rimanere per molti anni. So che ci vorrà ancora tempo, ma continuando a lavorare duro e con il massimo impegno mi auguro che in futuro possa raggiungere il mio obiettivo. Mi piacerebbe contribuire a portare il club il più in alto possibile».

Nella prossima stagione Hughes resterà dunque ancora in nordamerica, poi arriverà in Ticino. Il 19enne, la cui destinazione per il prossimo campionato non era ancora nota, ci ha rivelato di quale squadra difenderà i colori. «Ho deciso di giocare per i Carleton Place Canadians in CCHL, nella Canadian Junior League A. Si tratta di una franchigia importante, di una squadra che ha vinto gli ultimi tre campionati consecutivi andando anche alle finali nazionali (Royal Bank Cup, ndr). Nell’ultimo draft due loro giocatori sono stati selezionati: “sfornano” costantemente dei talenti che finiscono a giocare ad alti livelli. Per la prossima stagione il mio obiettivo sarà quello di contribuire al successo del team e, possibilmente, vincere insieme ai nuovi compagni la RBC Cup per la prima volta nella storia della franchigia. Sono convinto che in questa squadra e in questa Lega io possa prepararmi al meglio per la futura avventura all’Ambrì».

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