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HCAP«Periodo molto importante, soprattutto per i più "vecchi". Cosa odio? La corsa»

24.05.16 - 20:01
Breve chiacchierata con il difensore dell'Ambrì Marc Gautschi
«Periodo molto importante, soprattutto per i più "vecchi". Cosa odio? La corsa»
Breve chiacchierata con il difensore dell'Ambrì Marc Gautschi
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AMBRÌ - Ognuno per la propria strada. Quest’anno alla Valascia si è deciso di cambiare rispetto a quanto successo nelle scorse estati. L’allenatore leventinese Hans Kossmann ha infatti optato per una preparazione…individuale. Ogni singolo giocatore ha infatti potuto scegliere dove allenarsi rispettando chiaramente il programma stilato dal preparatore atletico Antonello Atzeni.

«Già a Ginevra era così ma non è che ognuno lavora per conto suo - è intervenuto il difensore leventinese Marc Gautschi - Ad esempio qui ad Ambrì abbiamo un gruppo di 8-9 giocatori che si prepara in Ticino. Questo è molto positivo così da poter scambiare qualche chiacchiera insieme. È un buon metodo dove chiaramente ognuno è responsabile di se stesso. Ad ogni modo da quando sono ad Ambrì non ho mai visto un giocatore che prendesse alla leggera la preparazione atletica».

Com'è il tuo rapporto con il lavoro estivo? «Questo periodo per un giocatore di hockey è un po’ monotono, non si vede l’ora di andare sul ghiaccio. A volte però si sottovaluta quanto sia importante soprattutto per quei giocatori che, come me, hanno già una certa età. Chi lavora male paga dazio durante il campionato. Cosa odio in particolare? Decisamente la corsa. È un qualcosa che proprio non mi piace. Amo invece la bicicletta».

Cosa pensi di Jelovac, Ngoy e Collenberg, i tre nuovi colleghi del reparto difensivo? «Hans Kossmann è un allenatore che sceglie i giocatori non soltanto in base all’aspetto tecnico. Ngoy inoltre lo conosceva già ai tempi di Friborgo. Se sono arrivati ad Ambrì è perché hanno la mentalità giusta per affrontare questa nuova avventura in Leventina. Li ho visti molto sorridenti e vogliosi di immergersi in questa nuova realtà».

 

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