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MERCATOLe verità di Giroux: «Ad Ambrì come quinto straniero? Avrei accettato immediatamente»

18.05.16 - 23:18
Presente e futuro, la parola all'attaccante canadese: «Il mio agente mi ha parlato del Losanna. Oltre alla LNA sto valutando le ipotesi DEL, SHL e Nordamerica»
Le verità di Giroux: «Ad Ambrì come quinto straniero? Avrei accettato immediatamente»
Presente e futuro, la parola all'attaccante canadese: «Il mio agente mi ha parlato del Losanna. Oltre alla LNA sto valutando le ipotesi DEL, SHL e Nordamerica»
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QUÉBEC CITY (Canada) - Entrato a suon di gol nel cuore di moltissimi tifosi biancoblù, ma capace anche di dividere il popolo leventinese in virtù del suo inconfondibile e a volte criticato stile di gioco: stiamo parlando di Alexandre Giroux, autentico sniper attualmente senza contratto, ma pronto a calarsi in una nuova avventura. Da noi contattato, l’attaccante canadese ha parlato di presente e futuro.

«In questo momento sono in Québec ad allenarmi e sto valutando attentamente diverse possibilità, ovvero DEL, LNA, SHL e quella di rimanere in Nordamerica - ha esordito Alexandre Giroux - Ci sono dei contatti con la Germania, ma la mia speranza e il mio primo obiettivo è di trovare un accordo in Svizzera, anche se i club elvetici non sono ancora pronti per fare questo “salto”, giustamente non hanno fretta e vogliono valutare tutte le alternative, aspettano la fine dei Mondiali, della NHL e dell’AHL».

Per Giroux, uno dei principali attori delle ultime stagioni biancoblù, non è stato per nulla semplice dire addio ai leventinesi. «Tutti lo sanno, non è un segreto che sarei voluto rimanere ad Ambrì, ma capisco le circostanze e la scelta della società, non ho disputato un campionato eccezionale e sono anche conscio della mia età. Nelle ultime due stagioni non abbiamo disputato i playoff, c’erano già tre stranieri designati (considerando anche Mäenpää o l’eventuale ritorno di Noreau, ndr) e di conseguenza un eventuale cambiamento tra gli stranieri sarebbe per forza passato da me. Nel 2014/15 ho segnato 33 reti, mentre se si analizza la media punti posso dire che anche nello scorso anno non sono stato poi così lontano dagli altri stranieri di LNA, non è stato un campionato così catastrofico, ma capisco che per rimanere in Svizzera bisogna sempre essere al top. Anche i tifosi magari volevano un giocatore più spettacolare, ora auguro alla società di trovare il giocatore ideale che faccia bene e piaccia anche ai fans».

In questi mesi si è parlato anche della possibilità di rimanere ad Ambrì come quinto straniero… c’è qualcosa di vero? «In realtà non abbiamo mai discusso di questa possibilità, la società non mi ha mai chiesto di rimanere, altrimenti avrei accettato immediatamente. Non avrei avuto problemi a iniziare la stagione come quinto straniero, il campionato è lungo e ci sono sempre infortuni. Discussioni con la società? Non so se Ivano (Zanatta, ndr) ha parlato con altre persone di questa ipotesi, ma al sottoscritto non ha proposto niente, se fosse successo io e la mia famiglia avremmo accettato volentieri: per restare in Leventina avrei acconsentito subito anche a un’importante diminuzione dello stipendio».

Il suo futuro resta dunque incerto, ma la possibilità di vederlo ancora sulle pista di LNA è concreta. «In LNA ci sono 12 squadre, molto sono già complete, altre no… ci sono ancora club che cercano uno straniero. Per ora aspettano e valutano tutte le possibilità, purtroppo però io non sono più giovanissimo. Se avessi 27-28 anni potrei tranquillamente speculare e attendere il più a lungo possibile, nella speranza di ricevere un’offerta valida dalla Svizzera. Mio malgrado compirò presto 35 anni ed è rischioso aspettare fino a luglio, essendo consapevole della possibilità di potermi anche ritrovare a mani vuote. È una scelta davvero difficile, potrei decidere prima, scegliere una “via sicura” e accordarmi con un team di un altro Paese firmando magari un contratto di 1-2 anni a buone condizioni».

In Svizzera alcuni contatti però ci sono stati. «Per rispetto delle squadre e del mio agente non posso dire tutto, ma ormai si sa… ci sono ancora alcune compagini che cercano uno straniero e a cui forse potrei interessare, per intenderci non Lugano, non Zurigo, non Davos, non Ambrì, non Friborgo e nemmeno Berna. Può essere che a luglio le squadre che non hanno ancora completato il loro pacchetto di stranieri "tornino" da me: non so però se avrò la pazienza di aspettare».

Chi potrebbe puntare seriamente su Giroux è il Losanna, squadra che, dopo la fine dell’era Ehlers e con l’avvento di Dan Ratushny, è intenzionata a modificare il proprio sistema di gioco rendendolo più offensivo. «A questo proposito ho avuto una discussione con il mio agente, mi ha detto che vogliono cambiare il loro stile di gioco. Da me sanno cosa aspettarsi, sanno che posso segnare circa una ventina di reti a stagione, ormai mi conoscono. Va però detto che il Losanna ha cambiato allenatore e quest'ultimo giustamente ha i suoi contatti, potrebbe volere giocatori che ha già allenato e conosce bene. Si sa che le squadre hanno sempre molte opzioni, io potrei essere la loro quinta o sesta opzione: se non dovessero concretizzarsi le trattative con le prime scelte potrebbero voler trattare con me in estate. Proprio per questo, come detto prima, dovrò valutare davvero bene se attendere e rischiare o prendere una decisione in tempi brevi. Ad ogni modo per me Losanna sarebbe una buona opportunità, un buon team dove continuare la mia carriera».

In attesa degli sviluppi di mercato, ma intenzionato a farsi trovare pronto per l’inizio della nuova avventura. «In questo momento mi sto preparando con un gruppo di 10-12 giocatori, abbiamo due personal trainer e ci alleniamo tutti i giorni. Ci sono anche Patrice Bergeron (Boston Bruins, in forza al Lugano nell'ultimo lockout, ndr) e Antoine Vermette (Arizona Coyotes, ndr). Sono estremamente motivato e sono intenzionato ad allenarmi sempre più intensamente per farmi trovare pronto. Il 44enne Jagr come esempio? Esattamente... (ride, ndr)».

E sull’amico Pestoni, alle prese con la nuova esperienza ai Lions…  «Ci sentiamo spessissimo, siamo molto amici e ad Ambrì abbiamo passato un bel periodo, so che ha iniziato la preparazione ed è contento anche del livello degli allenamenti. Per lui è un cambiamento, ha l’opportunità di vedere un nuovo sistema, una nuova organizzazione».

Infine, due battute sui Mondiali russi, fin qui positivi per il suo Canada, ma già bruscamente terminati per la Svizzera di Fischer. «Con il fuso orario è un po’ complicato vedere tutte le partite, ma fin qui, ad eccezione della sconfitta contro la Finlandia, ho visto un buon Canada. In realtà è un po’ buffo ma ho seguito meglio le partite della Svizzera, ogni anno mi auguro che i rossocrociati possano arrivare il più avanti possibile. L’argento del 2013 era stato un grande risultato, positivo per tutto il movimento hockeistico elvetico. Quest’anno il loro è stato un torneo "pazzo", avevano una buona squadra ma è stata un po' deludente questa prematura eliminazione», ha concluso l'attaccante canadese.

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COMMENTI
 

bobà 7 anni fa su tio
Le storielle su Noreau Le altre storielle su Grassi Ed ora queste su Giroux da una parte ma non mancano nemmeno dall'altra parte (Lapierre, Schlaggi, ..) e quindi? Nient! Nemm innanz inscì!
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