Patrik Zackrisson è il nuovo straniero dei bianconeri: «Ho colto al volo quest’opportunità, sono contento e so che qui posso crescere. Linus e Tony? Li conosco...»
LUGANO - Per un Fredrik Pettersson che lascia Lugano, ecco un Patrik Zackrisson che giunge alla Resega: cambiano gli attori, e anche i ruoli visto che il neo acquisto è un centro, ma non cambia la sostanza, ovvero quella di puntare sui giocatori scandinavi.
Il 29enne, che ha firmato un biennale con i vice campioni svizzeri, nella sua carriera è sempre andato a un passo dalla vittoria in SHL, sfiorata nel 2008 con la maglia del Linkoping e nelle ultime due stagioni con quella dello Skelleftea.
«Non potevo non cogliere quest’occasione. La squadra ha dimostrato lo scorso anno di essere di grande livello, la città è davvero bella e il Lugano punta sempre a vincere - ha esordito lo stesso Zackrisson - L’anno prossimo lotteremo tutti assieme per centrare lo stesso obiettivo, dal momento che entrambi abbiamo perso la finale poche settimane fa. Certe emozioni, alcune delusioni ti segnano ma nel contempo ti danno ancora più voglia di dare il massimo di te stesso».
Nelle scorse settimane, Hans Wallson, neo head coach dei Lions ed ex allenatore di Zackrisson, aveva predetto un ritorno del 29enne in KHL e invece… Lugano è meglio della Repubblica Ceca, della Russia o di qualsiasi altra squadra che milita nel campionato europeo più importante? «In questo momento non posso dirlo (ride, ndr), ma sono convinto di aver preso la decisione giusta per la mia carriera. A Lugano posso crescere, il campionato svizzero non è assolutamente inferiore agli altri europei e sono davvero contento di poterci giocare a partire dalla prossima stagione. Inoltre ritroverò Martensson e Klasen: non ho mai giocato con loro in un club, ma un paio di anni fa abbiamo difeso assieme i colori della nostra nazionale», ha concluso.