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Riccardo Sartori si è aperto e ha spiegato la situazione del suo contratto che lo lega al Lugano: “Mi aspettavo di avere più spazio. La clausola? Deciderà la società”
LUGANO - Se il futuro di Luca Fazzini è ancora tutto da definire, mentre quello di Diego Kostner sembra essere lontano da Lugano, quello di Riccardo Sartori resta ancora avvolto nel dubbio. Il 21enne difensore bianconero, che con Fischer aveva trovato molto spazio lo scorso anno e un po’ a inizio stagione, con l’arrivo di Shedden non ha praticamente più visto il ghiaccio: mancanza di fiducia? Poco feeling tra i due? Dove sta la verità? Lo stesso Sartori ha voluto far chiarezza sul suo momento e sul futuro prossimo.
“Nel mio contratto è presente questa clausola che mi permetterebbe di disputare un altro anno, quello prossimo, qui a Lugano - ha spiegato - Sta alla società decidere sul da farsi, entro il 31 gennaio: questo dovrebbe succedere, a meno di cambiamenti improvvisi. Nulla è comunque definito”.
Spesso, negli ultimi anni, si è parlato di una società che vuole puntare sui giovani, ma l’ormai sicuro addio di Kostner, il dubbio relativo a Fazzini (per non parlare della partenza di Simion l’anno scorso) e la situazione di Sartori potrebbero far pensare che il Lugano non si stia muovendo verso quella direzione. “Io mi aspettavo di giocare molto molto di più, non sono contento è chiaro: già a inizio stagione, con le tante sconfitte che arrivavano, le cose non sono andate bene per me. Penso che possa essere normale che i giovani vengano messi un attimo da parte in questi momenti, ma…”.
Una situazione che è andata a farsi più pesante con l’arrivo di Shedden: se con Fischer Sartori giocava poco a inizio stagione, ora il 21enne non trova mai spazio sul ghiaccio. “L’head coach non gioca con otto difensori, ma con sei e con uno che entra ogni tanto. Vero, a inizio stagione trovavo un po’ di spazio anche se non quanto mi aspettavo… le cose però non andavano bene e potevo capirlo. Ora invece vedo che la squadra ha ripreso il ritmo giusto e nonostante ci siano dei frangenti in cui mi rendo conto che potrei giocare, non scendo in pista: questo mentalmente è complicato d’accettare. Vedo che specie in 5vs5 ci sarebbe la possibilità per trovare spazio, ma non succede: è frustrante!”, ha commentato in maniera lucida ma anche rattristata l’ex capitano degli Élite del Lugano.
Un futuro, quindi, che dovrebbe restare a tinte bianconere (“la decisione spetta alla società, io non posso dar seguito o meno alla clausola”, ha spiegato), ma, ovviamente, Sartori non resta con le mani in mano. “In effetti ho pensato molto a questa situazione, alla mia carriera e al fatto che devo giocare e trovare spazio: vediamo cosa accadrà fino a fine stagione e cosa avverrà nella prossima, anche se in effetti è ancora tutto aperto… Con la società ne parliamo, ma penso sia normale che anche io mi guardi intorno e ascolti altre richieste: nel caso decidessero di non tenermi il prossimo anno mi devo far trovare pronto. Se devo essere sincero, io sono contento a Lugano ma mi auguravo di giocare di più: vediamo se nelle prossime partite avrò un’opportunità”, ha concluso.
