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HCL - L'ANALISIArrivi, partenze, voci di mercato ed esperimenti: a Lugano continua la cura Shedden

29.11.15 - 09:51
Stapleton ha esordito nella sconfitta contro lo Zugo: lo statunitense potrà creare una sana concorrenza interna fra gli stranieri. Il futuro di Kostner e Fazzini resta ancora incerto
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Arrivi, partenze, voci di mercato ed esperimenti: a Lugano continua la cura Shedden
Stapleton ha esordito nella sconfitta contro lo Zugo: lo statunitense potrà creare una sana concorrenza interna fra gli stranieri. Il futuro di Kostner e Fazzini resta ancora incerto
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LUGANO - Arrivi, rinnovi, partenze e voci di mercato, senza ovviamente dimenticare allenamenti e incontri di campionato: Lugano attivo su più fronti nell'ultima settimana.

Ingaggiato Stapleton e salutato Manzato (l'estremo difensore è stato prestato al Berna), dalle parti della Resega le voci di mercato non si sono placate. Il futuro di Kostner e Fazzini, entrambi accostati ai cugini biancoblù (ancor di più dopo l'"l'affaire" Pestoni), è finito al centro dell'attenzione. Se Diego molto probabilmente tenterà una nuova avventura altrove, Fazzini invece potrebbe rimanere. La "cura" Shedden ha giovato al giovane ticinese, maggiormente valorizzato dal gioco e dalle scelte del coach canadese. Per ora non c'è nulla di certo: ma si è aperto uno spiraglio per la permanenza del 20enne in riva al Ceresio. Nel frattempo chi sicuramente continuerà a vestire la maglia bianconera è Julien Vauclair: prima della sfida contro lo Zugo è stato ufficializzato il rinnovo dell'esperto difensore per altri due anni.

Tornando all'hockey giocato, bisogna interpretare proprio la sconfitta rimediata contro i Tori. Capaci di imporsi brillantemente alla Bossard Arena sabato 21 novembre, i bianconeri hanno lavorato intensamente sul ghiaccio agli ordini di Shedden per preparare al meglio la "rivincita", ma non hanno saputo centrare il bis.

La partita contro lo Zugo, compagine solida, ben costruita e molto compatta, è stata equilibrata ma non particolarmente spettacolare. In svantaggio da metà primo tempo in virtù della segnatura di Bürgler, i bianconeri hanno a lungo inseguito il punto del pareggio, sciupando nel frattempo alcune occasione di giostrare con l'uomo in più sul ghiaccio. Proprio il powerplay non ha convinto, Shedden dovrà ancora lavorare su questo punto per affinare i meccanismi: se il Lugano saprà migliorare anche questo aspetto potrebbe fare il definitivo saltò di qualità e continuare la rincorsa verso le zone più nobili della classifica. Altra nota dolente sono i piccoli cali di concentrazione: una volta trovato l'1-1 grazie a Brunner, i sottocenerini hanno incassato il game-winning gol di Ramholt solo 38 secondi dopo. L'impressione è che Sannitz e compagni siano sulla strada giusta, bisogna però continuare a insistere sui dettagli.

Infine un commento al line-un bianconero. Contro gli svizzero-centrali Shedden ha nuovamente rivoluzionato i quintetti: in attacco ha provato il "super-blocco" Klasen-Martensson-Pettersson, ma il risultato non è stato particolarmente soddisfacente. In seconda linea c'è stato l'esordio di Tim Stapleton, affiancato da Hofmann e Brunner. Il terzetto, composto da elementi molto rapidi, ha prodotto il gol del momentaneo 1-1: è ancora presto per trarre conclusioni ma l'attaccante statunitense - che ha lottato su ogni disco e tutto sommato ha ben figurato - potrà sicuramente tornare utile alla causa bianconera e creare una sana "concorrenza interna" fra i cinque stranieri.

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