Il direttore sportivo del Lugano, Roland Habisreutinger, ha svelato alcuni retroscena in merito all’arrivo dell’attaccante americano. “Inizialmente il quinto straniero doveva arrivare per la Spengler”
LUGANO - Il dado è tratto, il Lugano ha deciso di intervenire sul mercato togliendo il velo sul suo quinto straniero che è Tim Stapleton.
Il 33enne attaccante americano, che in mattinata aveva rescisso il proprio contratto col Bienne, fin qui in stagione ha messo a segno 5 reti e 8 assist con la maglia dei Seelanders e si è legato al club bianconero fino al termine del campionato.
“L’idea iniziale era quella di acquistare il nuovo straniero in vista della Spengler - ha esordito il DS del Lugano Roland Habisreutinger - Shedden, come ho già detto, non aveva espresso nessuna richiesta sull’approdo di un nuovo giocatore da quando è arrivato ma ci siamo resi conto che fino a qui abbiamo giocato diverse partite con uno straniero in meno, viste le assenze di Martensson e Filppula legate alle paternità. C’è da tenere anche in conto che l’head coach conosce Tim molto bene, lo ha già allenato, lui è pronto fisicamente e conosce già la Lega: quindi abbiamo deciso di intervenire subito”.
Ovviamente il nome di Stapleton non era l’unico sul piatto: le alternative erano diverse e il pensiero di Shedden ha pesato. “Esatto, abbiamo analizzato diversi giocatori ma alla fine siamo sicuri che lui sia il giocatore che possa fare al caso nostro!”, ha spiegato.
Che tipo di giocatore è? “È un centro vero, che può anche fare l’ala. Tutto ciò ci permette di creare una sana concorrenza in seno alla rosa con tutti gli stranieri: starà a Shedden scegliere”, ha continuato Habisreutinger.
Il 33enne americano potrebbe essere a disposizione dei bianconeri già a partire da venerdì, quando alla Resega arriverà lo Zugo: “Sulla carta tutto e possibile e come detto starà all’head coach decidere se schierarlo. Fisicamente è pronto e siamo fiduciosi di poter risolvere in tempo il problema relativo alle carte burocratiche che per ora ovviamente non sono ancora pronte”, ha concluso il DS del Lugano.