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Bianconeri e biancoblù hanno ottenuto entrambi 3 punti nel weekend: il Lugano si può mangiare le mani, l'Ambrì sorride col powerplay
LUGANO/AMBRÌ - Dopo aver vinto martedì a Losanna, i bianconeri hanno provato a dare continuità al trend positivo riuscendo a superare in casa il Kloten venerdì (3-2) ma cadendo poi a Friborgo sabato (1-3). Per carità, il ghiaccio della BCF Arena è uno dei più complicati dell'intero campionato, ma la battuta d'arresto ha messo in evidenza tutti i difetti che questa squadra ancora ha.
Se l'assetto difensivo (portiere compreso), il forecheking e la mole di gioco sono di assoluto valore, non si può dire la stessa cosa della freddezza dimostrata sotto porta e dell'aspetto mentale. Incassare due gol in 20"-25" a Losanna e a Friborgo, quando sei in vantaggio, è inaccettabile per una squadra che vuole tornare ai vertici, così come Klasen e compagni non possono permettersi di sprecare così tante occasioni da rete. Venerdì è andata bene, sabato invece... La mano di Shedden si vede tantissimo: nelle ultime tre sfide i ticinesi hanno messo un'infinità di dischi nello slot... i gol prima o poi arrivano. Nel frattempo sotto la guida del tecnico canadese sono giunte tre vittorie e due sconfitte: l'ultima lascia l'amaro in bocca.
In casa Ambrì il weekend è stato tutto sommato positivo: la sconfitta di venerdì, benché pesante (0-5), in casa dello Zugo era da poter mettere in conto, considerando anche le scelte fatte da Kossmann, prima fra tutte quella di schierare Wolf. Purtroppo la differenza tra l'ex Lakers e Zurkirchen è ancora netta! Sabato, nella delicata sfida interna contro il Langnau, il nuovo head coach ha riproposto il portiere titolare, ha potuto schierare Nordlund in difesa e le cose sono cambiate: il 4-2 ottenuto, anche grazie a un powerplay tornato a fare breccia, ha permesso ai leventinesi di restare attaccati alla fatidica linea.
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